Il castello ducale ospita la 16esima edizione del Festival Corigliano Calabro Fotografia. Un’edizione ricca di appuntamenti con tantissime mostre, 6 workshop, 5 presentazioni di libri e varie letture di portfolio.
Le mostre hanno inteso cogliere tanti aspetti di questa variegata società. Chi non ricorda l’attacco al Bataclan? Angelo Ferrillo racconta 258 minuti di terrore un anno dopo
Ciro Battiloro racconta il quartiere Sanità di Napoli. Scatti in bianco e nero immortalano la vita nella sua piega più intima e dolce.
Street Photography per Giorgio Galiberti che espone un lavoro di istantanee.
Lezioni approfondite, confronti diretti con l’artista, il workshop rappresenta un’occasione di formazione unica. Due sono stati tenuti da Salvatore Matarazzo e Massimo Pinciroli.
La particolarità che ogni anno un fotografo ospite realizzi un reportage ambientato a Corigliano rende il Festival un connubio perfetto tra arte ed esaltazione del territorio. Quest’anno la scelta è caduta su Monica Cordiviola
Nell’edizione di quest’anno 4 workshop, di cui due tenuti da Alberto Buzzanca uno dedicato al ritratto e l’altro all’eleganza del Nudo.
Un lavoro a 4 mani quello di Alessandro Mallamaci e Fabio Itri che raccontano la loro città “Reggio Calabria”.
Nella veste di conduttore Francesco Cito, uno dei più grandi e celebrati reporter del mondo, presente più volte al festival Corigliano fotografia nel corso degli anni.
Un lavoro in bianco e nero, un tuffo nel passato della boxe degli 60-70, quello di Giuseppe Cardoni.
Un’esperienza lavorativa in un ristorante di Roma immortalata dagli scatti di Antonio Donadio, una convivenza di etnie diverse dove la diversità è azzerata dalla condivisione dell’obiettivo comune: il cliente turista.
Il festival comprende anche interessanti presentazioni di libri di autorevoli autori del mondo della fotografia così come i portfoli fotografici dei maggiori esperti provenienti da ogni parte d’Italia. Ricchi premi per i vincitori del portfolio 2018.
Ama viaggiare e porta con sé la fotocamera e la sua 500 gialla da cui non si separa mai.
Pierfranco Fornasieri con il suo seconde storie ha catturato attimi sospesi, parole non dette e tutto ciò che ognuno può ritrovare.
Un’edizione scoppiettante chiusa con lo spettacolo della band Doctor funk, che ha regalato senz’altro emozioni e riconoscimenti.
L’edizione di quest’anno è stata inserita tra gli eventi del calendario dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.