L’impresa presentava all’Ente previdenziale denunce aziendali e trimestrali ove indicava la fittizia conduzione di taluni terreni agricoli, nonché l’attestazione d’impiego – mai avvenuto – di operai, al fine di consentire l’indebita riscossione diindennità di disoccupazione, malattia e maternità.
Nel corso delle indagini – dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Antonino Iannotta, e svolte anche con la fattiva collaborazione degli uffici I.N.P.S. di Cosenza e Castrovillari – i Finanzieri hanno approfondito i datiriferibili ai terreni indicati dalla cooperativa ai preposti uffici dell’Istituto Nazionaledi Previdenza Sociale per giustificare il fabbisogno di giornate agricole e di lavoratori, riscontrandone, infine, la falsità.
E’ quindi emerso che il legittimo proprietario dei terreni non aveva concesso infitto ai titolari dell’azienda agricola – S. C. ed M. R., cittadini italiani rispettivamente di 47 e 43 anni – la conduzione dei fondi per le coltivazioni.
Pertanto, l’analisi documentale ha evidenziato la falsa dichiarazione ecomunicazione dal datore di lavoro agli uffici preposti di n. 25.000 giornate lavorative mai effettuate.
Al termine delle indagini, i titolari dell’impresa, in concorso con i 195 falsibraccianti agricoli, sono stati denunciati per falso e truffa ai danni dello Stato. (comunicato stampa)