Le date individuate per la prima tornata di lavori sono quelle di giovedì 26 e venerdì 27 marzo prossimi.
L’ufficio di presidenza, al fine di pervenire senza ulteriori rinvii all’improcrastinabile insediamento del Consiglio regionale, ha approvato all’unanimità, in linea con i vigenti provvedimenti nazionali, ulteriori misure urgenti e straordinarie di sicurezza.
In particolare, si legge nella delibera, “le sedute del Consiglio regionale si tengono a porte chiuse, pertanto, l’accesso all’aula consiliare e alle relative pertinenze è interdetto ai visitatori, alle delegazioni, al pubblico, ai giornalisti ed ai collaboratori a qualunque titolo non espressamente autorizzati”. Le sedute, viene ribadito, saranno trasmesse in diretta streaming mentre viene precisato che “tutti i presenti nel palazzo e nell’aula consiliare sono tenuti ad accedere ai locali muniti di materiali di protezione ed in particolare mascherine e guanti”.
Tra le novità introdotte dall’ultima delibera, vi è la possibilità di partecipazione in modalità telematica alla sessione di lavori per quei consiglieri regionali che si dovessero trovare in quarantena. In tal caso, è onere del consigliere comunicare e autocertificare il proprio status entro 24 ore dall’inizio della seduta.
“Le date individuate del 26 e del 27 marzo sono davvero da considerarsi inderogabili. Abbiamo fatto tutto il possibile, attraverso nuovi e ancora più stringenti provvedimenti, per garantire a ciascun consigliere le massime condizioni di sicurezza in aula – dichiara il presidente uscente Nicola Irto -. Abbiamo inoltre introdotto, nel rispetto della legge, la possibilità del voto telematico per chi dovesse essere in quarantena. Adesso il Consiglio si riunisca, è indifferibile che la massima assemblea della nostra regione eserciti appieno le sue funzioni per attendere ai propri compiti istituzionali e anche perché è necessario esprimere un messaggio doveroso di rispetto verso chi, tra medici, infermieri, forze dell’ordine, militari e lavoratori dei servizi essenziali, sta combattendo contro un nemico invisibile esponendosi a gravi pericoli per la propria salute per difendere tutti noi”. (nota regionale)