Non è certo colpa mia se i vertici regionali di Forza Italia, a questo punto-mi duole dirlo – anche con la complicità di parte dei colonnelli e pseudo “strateghi” del Centro Destra, non siano riusciti a compiere i loro piani. È una sconfitta che denota dilettantismo allo stato puro. E a questo punto verrebbe da chiedersi se sono io, accusato di non aver eseguito l’ordine emanato da una individuata area o lobby del partito senza alcuna necessaria collegialità, a dover essere deferito al collegio dei probiviri per una eventuale espulsione dal partito, oppure – cosa politicamente più onesta – se chi ora chiede la mia testa, dopo aver usufruito largamente anche dei miei consensi, dovrebbe dimettersi senza alcuna riserva alcuna. Credo più la seconda. E principalmente per due motivi. Il primo perché i dirigenti regionali di Forza Italia, evidentemente alla ricerca (loro) di posti al sole per le prossime politiche hanno preferito la via facile delle alleanze assurde e aberranti, quelle a cui il Centro Destra in Calabria aveva rinunciato con coraggio e dignità, evitando il confronto diretto e costante con i cittadini e con la base del partito. Il secondo per il camaleontismo etico del duo Occhiuto-Santelli, benedetto da Scopelliti, che accusa parte dell’opposizione di aver “inciuciato” con la maggioranza in occasione del rinnovo dell’ufficio di presidenza, dimenticando che la maggior parte dei consensi confluiti sulla mia persona sono giunti dalla minoranza ed omettendo che almeno uno dei voti confluiti sull’altro candidato di Forza Italia non eletto è giunto dalla maggioranza grazie proprio alle grandi trame diplomatiche intessute da Scopelliti e soci all’esterno di Palazzo Campanella (le foto pubblicate sui maggiori canali di informazione regionale sono eloquenti!). Forse qualcuno può smentire che massimi dirigenti di FI calabresi e i loro fidi ieri, durante i lavori in Consiglio, erano a lavoro per trovare accordi con parte del PD? Dunque, di quale moralità vogliono parlare? Dove si appiglia il provvedimento disciplinare che starebbero per scrivere Occhiuto-Santelli, forse sotto la dettatura di Scopelliti come detto da una seguitissima testata giornalistica, nei miei confronti? Vedremo. Sicuramente da fastidio la mia libertà e da ancora più fastidio il fatto che da uomo libero continuo a confrontarmi ogni giorno con le persone. Cosa questa che altri, abituati a ricevere candidature certe proprio come se fossero nomination (forse per le prossime politiche per qualcuno, dopo l’esperienza Emiliana, è già pronto il collegio di Reggio Calabria?), non sanno più fare o, peggio, non hanno mai fatto! Ma se Forza Italia in Calabria è questa, cosa che non credo conoscendo tanti simpatizzanti, tesserati e dirigenti locali, ne potrei fare volentieri a meno. E se è questa Forza Italia in Calabria non andrà lontana. Tanto a me, a noi, ci dà forza la gente!