Lunedì 18 dicembre, a Cosenza, in Via Consalvo Aragona 19, S.E. Anila Bitri Lani, l’ Ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia, nel consegnare le Lettere Patenti ed i simboli della Repubblica di Albania al Console Onorario dr Aldo Marino, ha istituito il Consolato Onorario della Repubblica di Albania in Cosenza, con giurisdizione sull’intera Calabria.
S.E. l’Ambasciatore ha ribadito come la precisa e ferma volontà del Governo albanese di voler istituire una sede Consolare Onoraria in Calabria, a Cosenza in particolare, sia segno concreto di gratitudine verso la storica ed importante presenza della minoranza Arbëresh in Italia, e risponda al contempo alla necessità di dover fornire un agile ed efficace strumento a vantaggio dei tanti Albanesi che, negli ultimi venti anni, si sono insediati in queste Regioni trovandovi accoglienza e possibilità di vita.
L’Ambasciatore, confidando sulle capacità, la passione ed una certa percentuale di “albanesità” del Console Onorario dr Marino si dice certo che questo ufficio saprà essere un valido ed efficace strumento per avvicinare ancor di più i due Paesi favorendo grandemente i rapporti istituzionali, culturali e economici. L’Ambasciatore, inoltre, ha voluto sottolineare la peculiarità e l’importanza di questo consolato onorario in virtù, per l’appunto, della presenza storica ed importante degli Arbëreshe nel tessuto sociale calabrese. Per tanto si è detto profondamente emozionato ed onorato di aver contribuito, per quanto di sua competenza, a realizzare un importante desiderio delle istituzioni di Albania che, con tale scelta, hanno voluto dare sostanza ad un sentimento di antica e viva fratellanza.
Il neo Console Onorario, dr Marino, già sindaco del Comune di Vaccarizzo Albanese, nel ringraziare le istituzioni albanesi si è detto profondamente onorato per l’importante e prestigioso incarico ricevuto ritenendo lo stesso, da un lato, una sorta di riconoscimento per la storia della comunità arbëresh tutta, che da secoli custodisce, gelosamente, il sentimento di appartenenza all’antica madrepatria albanese e dall’altro uno stimolo a voler ancor più favorire ed agevolare una sempre più feconda collaborazione fra la Calabria e l’Albania così da offrire opportunità di crescita ad entrambe le sponde dell’antico mar Ionio