Di MATTEO LAURIA
I comuni piangono miseria, le casse sono vuote. E spesso si urla al dissesto. In effetti, i problemi ci sono, e sono tanti. È tempo di contenere e razionalizzare la spesa pubblica, soprattutto la superflua. Basta con le cambiali in bianco, con le imposizioni clientelari, con gli incarichi assegnati perché lo impone qualcuno. Oggi è più che mai necessaria la politica dei tagli, da applicare preferibilmente al capitolo delle esternalizzazioni di servizi e prestazioni. Nel Comune di Rossano, ci sono le professionalità adeguate a svolgere determinate attività. I settori di riferimento potrebbero essere tanti, ma per dare l’idea di cosa stiamo parlando prendiamo in esame il capitolo della “comunicazione istituzionale”. Il Comune di Rossano ha in organico almeno due giornalisti, uno dei quali ha ruoli dirigenziali. Si mal comprende il motivo per cui da oltre un ventennio si procede all’assegnazione fiduciaria di incarichi esterni. Si tratta di un volume di affari che in talune circostanze è andata oltre i 30mila euro all’anno.
Idem nel Comune di Corigliano, finanziariamente con l’acqua alla gola. Se si vuole esternalizzare i servizi, si è liberi di farlo, ma diventa insopportabile il solito ritornello di chi piange miseria perché non ci sono soldi in cassa. Altro aspetto non di poco conto è il principio dell’imparzialità, altamente minato di fronte a incarichi professionali esterni. Nel caso in cui l’ufficio stampa è composto da giornalisti dipendenti del Comune, si ha il dovere di riportare le notizie dell’ente, degli organi di governo e del consiglio comunale.
E a tali obblighi, ovviamente, dovrebbe rispondere anche il giornalista che viene assunto mediante incarico esterno. Ma poiché il rapporto è solitamente fiduciario, il “comunicatore” si trasforma spesso, anzi quasi sempre, in “portavoce” del sindaco o della giunta, tralasciando le forze di opposizione.
In verità, un tempo, l’ex responsabile poi dirigente dell’ufficio stampa del Comune di Rossano il Dott. Giuseppe Passavanti, a differenza dei suoi successori, era solito rendicontare le attività del Consiglio comunale garantendo un equo spazio alle forze sia di maggioranza sia di opposizione.
Si pone dunque un problema di spazi e, soprattutto, di democrazia. In questo, fa specie il silenzio delle forze di opposizione, non tanto quelle che in passato hanno svolto ruoli di governo (che non possono sollevare il caso perché si sono comportati in egual modo), quanto le giovani leve, estranee quindi a ogni forma di responsabilità diretta o indiretta. Il principio è il seguente: il sindaco paga il comunicatore con i soldi di tutti ma tale figura viene usata solo ed esclusivamente per la cura dell’immagine propria e della giunta.