Sospetti “brogli”, l’esposto di Flavio Stasi in procura

Di SERAFINO CARUSO
URNAQuando non si raggiunge un importante risultato per un soffio, è normale che ci si sforzi di trovare le cause e capire le ragioni. Valutando ogni singolo aspetto. Così è stato per Flavio Stasi e per Ernesto Rapani. Due vittorie mancate, due storie simili. Entrambi hanno sportivamente salutato l’elezione del nuovo sindaco Stefano Mascaro con i classici auguri di buon lavoro. Formalità. Perché sia Stasi che Rapani vogliono invece vederci chiaro e andare fino in fondo. Il primo non è andato al ballottaggio con Mascaro per soli 248 voti. Tanti quanti sarebbero serviti per superare proprio Rapani, arrivato secondo nel primo turno. Vedere sfumata questa grande possibilità per una manciata di voti è dura da digerire. E lo è altrettanto non vincere il ballottaggio per soli 62 voti! Quanto, nei fatti, capitato a Ernesto Rapani. Che al secondo turno (quello decisivo) ha ricevuto 7.109 preferenze: proprio 62 in meno rispetto alle 7.171 di Mascaro. Da mordersi le mani. Anche Rapani, così come Stasi, sta pensando di presentare ricorso. I motivi sono diversi. Nel caso di Stasi, che ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari segnalando presunte irregolarità avvenute in varie sezioni nel corso del primo turno elettorale del 5 giugno, si pensa al ricorso presso il Tribunale Regionale Amministrativo per cercare di fare chiarezza su quanto avvenuto in alcune sezioni. In sostanza, si parla di omissioni da parte di alcuni presidenti di seggio che non avrebbero segnalato la presenza di persone accompagnate a votare addirittura sui furgoni e pagate per il loro voto. Si è parlato di cittadini rumeni portati davanti ai seggi al termine del loro lavoro nei campi. Cittadini pagati per un tot a voto o minacciati di perdere il proprio posto di lavoro. Chi è l’artefice di tale eventuale ipotesi di reato? Sarà, eventualmente, la magistratura ad accertarlo. Intanto, Stasi presenterà il ricorso. Poi le eventuali risposte dovranno essere fornite alla magistratura. Se esiste ancora una magistratura capace e soprattutto desiderosa di verità e giustizia. Non sarà facile accertare tali ipotesi di reato. Ma per Stasi e la sua squadra è di fondamentale importanza. Innanzitutto, perché se si dovesse stabilire che qualche broglio è stato fatto, tutto sarebbe rimesso in discussione. Non ce lo auguriamo per una questione di credibilità della democrazia e delle istituzioni, ma confidiamo nell’operato della magistratura amministrativa. Che sarà chiamata anche a esaminare le 386 schede nulle del primo turno. In quell’occasione, a quanto denunciato alla Procura, sarebbero state commesse gravi irregolarità in qualche sezione. E pare siano state annullate schede in maniera fraudolenta. Questo sarebbe un reato gravissimo. Che, secondo Stasi, ha danneggiato proprio lui. Lui che per quasi 250 voti non si è potuto misurare al ballottaggio. Se così fosse stato, forse le cose sarebbero andate in maniera diversa. Ma non abbiamo la controprova. Intanto, si presenta questo ricorso. La giustizia amministrativa avrà da lavorare. Anche perché un altro ricorso amministrativo è pronto a presentarlo lo stesso Rapani, in riferimento alle 1.260 schede nulle del ballottaggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: