“Ma l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante – commenta Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria – anche per la ricerca del buon cibo che aiuta a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare Made in Calabria a partire dai 268 prodotti alimentari tradizionali coltivati da generazioni dagli agricoltori che non hanno solo un valore economico ma anche storico, culturale ed ambientale e garantiscono la sopravvivenza e reddito della popolazione anche nelle aree interne più isolate. Sono specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. Gli agricoltori e le imprese a conduzione familiare – aggiunge Aceto -contribuiscono a consolidare, questo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il cibo. Certamente – insiste – si può e si deve fare di più e meglio con la riqualificazione di infrastrutture pubbliche e impianti per il tempo libero, lo sport e la cultura, al fine di migliorare e completare le condizioni strutturali e gli standard di qualità e offerta del patrimonio culturale e dei servizi aggiuntivi così come la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare in stato di abbandono e/o di sottoutilizzo. La consapevolezza dell’importanza del turismo per lo sviluppo economico e l’esigenza di incrementare l’occupazione – conclude Aceto -richiedono strategie turistiche sempre aggiornate, basate sulla qualità dell’offerta e orientate alla valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico.
(Comunicato Stampa)