«Non accettiamo morali, lezioncine ed iperboliche analisi del voto da qualche prosopopeico solone che si è candidato solo per dispetto o perché senza un mestiere fra le mani, campa da sempre solo di politica».
L’organo direttivo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale dopo aver letto elucubrazioni mentali di chi crede di rappresentare la destra, ribadisce e rimarca l’analisi del voto espressa dal candidato a sindaco e dirigente nazionale Ernesto Rapani, all’indomani del risultato ottenuto dal partito al primo turno elettorale.
«Non vi è dubbio alcuno – dichiarano i rappresentanti di Fdi-An –: la destra, il centrodestra in città, siamo solo noi, perché lo dicono i numeri e non certamente perché ci si autoaccredita, si millanta o si tenta, facendo finta di nulla, di assumersi patenti che non si hanno».
I numeri, per il direttivo di Fdi-An, parlano chiaro: «Se si esclude Italia del Meridione, alla quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, insieme alle sue dirette appendici nazionali, quindi liste formate da tesserati, quali Officina Jonio Italia e Terra Nostra, ha ottenuto 3735 voti, tanti quanti ne hanno racimolati insieme chi non ha né arte, né parte e chi si è candidato, ormai finito, solo per il gusto di “spaccare” il centrodestra».
«Bisogna essere senza vergogna e privi di coscienza, oppure ci si vuole immediatamente riciclare, per rimarcare di “aver guidato una coalizione che ha sintetizzato tutte le espressioni politiche cittadine che stanno a destra” quando la “sua” Udc non ha perso tempo ad abbandonare il leader della coalizione “Rossano Prima di Tutto” avvicinandosi, immediatamente, a coloro i quali, nel recentissimo passato, avevano decretato da un notaio la fine di quel governo. È evidente che questi soggetti non sono mossi da ideali, ma dalla necessità di avere sempre una corsia preferenziale, disposti a vendere l’anima al diavolo pur di ritagliarsi piccoli spazi di potere. Un salto della quaglia, quindi, non per credo politico, poiché quell’agglomerato non è sicuramente moderato, tantomeno di ispirazione liberale».
«Quello stesso solone che si vanta di aver guidato con orgoglio una coalizione di destra, ma con promiscui movimenti e senza un partito – aggiunge il direttivo – non considera che da sindaco uscente, a conti fatti, con le due liste civiche più i salviniani a suo supporto, perché l’Udc non è certo di destra, con 1900 voti di lista si è “classificato” sesto per un pelo rispetto all’ultimo. Complimenti, gran bel risulto!»
I numeri, in sostanza, indicano in Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale il primo partito in città con il 18,3%.
«Proviamo disgusto al solo pensiero che una certa destra si abbarbica saldamente ai privilegi grazie ad un’alleanza nemmeno tanto celata con i radical chic e gli pseudo neo potentati politici rossanesi. E’ questo il tanto sbandierato cambiamento predicato dai palchi? Il loro modo di fare nelle due settimane antecedenti al ballottaggio la dice lunga su chi siano diventati. Leggiamo addirittura di accuse per “rivendicazioni e ambizioni personali” proprio da chi, da sempre è senza un lavoro extra politico. La sua è una prosopopea indecente! Insomma, oggi si professa di destra chi ha avuto il barbaro coraggio e l’ardire di fare campagna elettorale per il centrosinistra, prima del ballottaggio, ed addirittura di festeggiare domenica notte. Vergogna!»
Il direttivo conclude rimarcando come da oggi ripartirà la riorganizzazione di un centrodestra di vera ispirazione liberale e moderata, che poggerà le proprie basi su alleanze sociali, all’interno delle quali però, «ne stiano certi tutti, non ci sarà posto per mercanti e traditori».
«Chi crede di essere la destra – terminano dal direttivo di Fdi-An – mentre oggi non è altro che un relitto di quella destra che fu perché consumata dal potere che logora chi non lo ha più, non può che meritare tutto il nostro disprezzo».