Un danno economico e affettivo immenso per chi, con enormi sacrifici, ha investito nelle aree rurali e nell’agricoltura, impegnando tempo, passione e risorse per far crescere la proprietà , spesso di famiglia, e tenere vivo e salubre l’ambiente, e che ha visto in poche ore andare in fumo i frutti del proprio lavoro. Il Sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, unitamente alla sua Giunta, ha perciò richiesto lo stato di calamità naturale, chiedendo che vengano intraprese, da parte delle istituzioni competenti ed in maniera particolare dalla Regione Calabria, le opportune iniziative al fine di stanziare le risorse necessarie da attribuire ai cittadini colpiti dall’incendio.
“In tutti questi giorni infuocati – ha affermato il Sindaco Mazzia sui suoi canali social – siamo stati sempre al fianco di tutti i nostri concittadini coinvolti da questo evento calamitoso, mettendo a disposizione da subito il personale e i mezzi del Comune per poter far fronte a questa emergenza. Solo l’intervento tempestivo ed efficace degli uomini della nostra nostra Base Operativa della Protezione Civile – Gruppo Lucano, ha consentito di circoscrivere l’incendio che poi, insieme agli uomini e dai mezzi dei Vigili del Fuoco e di Calabria Verde, siamo riusciti a domare, ma che è riuscito comunque a devastare le nostre campagne, lasciando, una ferita aperta difficile da rimarginare.
Oggi però è il momento di contare i danni e dare risposte concrete ai nostri concittadini, continuando ad essere al loro fianco per tutelare i loro diritti e salvaguardare il nostro patrimonio agricolo, boschivo ed ambientale. Per questo, insieme alla mia Giunta, abbiamo deliberato la richiesta alla Regione CALABRIA di un intervento concreto e non solo di facciata, o peggio, da campagna elettorale. Abbiamo chiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale.
Una richiesta ancor più necessaria, in quanto l’incendio ha avuto quasi sicuramente origine dolosa.
Verso chiunque abbia causato danni così ingenti, se individuato, il Comune si costituirà parte civile, a difesa degli interessi dei cittadini direttamente colpiti, ma di tutta la Comunità privata di un polmone verde e di un paesaggio di valore inestimabile. Così come attenzioneremo le procedure seguite nelle operazioni di soccorso, che sono risultate carenti e farraginose. Poiché quest’ultima circostanza ha fatto sì che i soccorsi hanno subito notevoli ritardi gli uffici comunali ne valuteranno tempestività ed efficacia. In entrambi i casi sono in via di formalizzazione idonei esposti.
Con la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità, chiediamo che vengano intraprese, da parte delle istituzioni competenti ed in maniera particolare dalla Regione Calabria, le opportune iniziative al fine di stanziare le risorse necessarie da attribuire ai cittadini che hanno patito danni a coltivazioni, allevamenti, immobili, attrezzature e/o veicoli, nonché, alle aziende in difficoltà, quale contributo straordinario per risarcire i danni subiti ed evitare l’aggravarsi del disagio che essa rappresenta (Comunicato stampa).