Baci, Vagiti, Lagrime. Nuova Rossano del 12 luglio 1943, racconto di Martino A. Rizzo

Le generazioni di rossanesi che leggevano il periodico cittadino la “Nuova Rossano” hanno ben presente la rubrica “Baci, Vagiti, Lagrime” che scorrevano con ansia per apprendere le ultime novità: chi era nato, chi si era sposato, chi era morto, chi aveva trovato lavoro, chi aveva avuto incarichi e avanzamenti di carriera, insomma una preziosa fonte di piacevoli e benevoli “pettegolezzi” che rompevano la monotonia dei soliti articoli di politica, lamentele, progetti, storia, polemiche e via dicendo.

Rileggendola oggi questa rubrica ci fa entrare invece nella storia, storia locale ovviamente, ma piacevole da seguire perché legata a tanti ricordi, a tante persone che così rivivono nella memoria di ognuno e in quanto testimonianza del costume, delle abitudini e delle relazioni sociali di un tempo passato. Inoltre perché è scritta con una forma e con parole che oggi potremmo definire da “piccolo mondo antico”, come d’altra parte era la Rossano di una volta. Così ogni tanto quest’appuntamento del mercoledì di Informazione & Comunicazione riproporrà le notizie contenute nella rubrica. Si inizia oggi con quelle presenti sul numero del 12 luglio 1943, notizie leggere la cui lettura scorre bene anche sotto l’ombrellone. Comunque chi volesse consultare il giornale completo può farlo grazie al sito www.NuovaRossano.it

NOZZE – Il 6 scorso realizzavano il loro sospirato sogno d’amore il sergente maggiore del Genio, Quintilio Cavallini, prode combattente in Africa, Albania e tutt’ora in zona di operazione, con la gentile, buona signorina Titina Casciaro fu Nicola, con una simpaticissima festa alla quale prendevano parte numerosi invitati.

Compare di anello lo zio della sposa, Dott. Prof. Giuseppe Casciaro, direttore del nostro Ospedale. Celebrate le nozze, gli sposi sono partiti per il viaggio di nozze. Ad essi gli auguri più fervidi di un avvenire di rose.

 

La mattina del 12 scorso mese, il maresciallo di Finanza Giuseppe Quattrone univa la sua balda giovinezza a quella dell’avvenente, virtuosa signorina Angelina Rapani, del fu Cav. Francesco. Magnifica nella sua severità, la cerimonia nuziale, allietata dall’intervento di parenti ed amici. Partiti per il viaggio di nozze, gli sposi hanno fatto capo a Bari, ove domiciliano ed ove inviamo calorosi auguri di ogni felicità.

 

E completiamo, per ora, la rosea serie con le superbi, magnifiche nozze del Cap. di Finanza Tito Scibetta con la graziosa gentile signorina Mercedes Smurra del Gr. Uff. Tiberio celebrate il 7 corr. fra un alluvio di profumi emanati da una serra fiorita e i voti augurali d’innumerevoli invitati. La nota più simpatica, generosa, del tutto originale che ha caratterizzato questa bellissima cerimonia nuziale, è stata quella dei genitori degli sposi di dispensare le persone, alle quali erano dirette le partecipazioni, dall’invio di telegrammi di auguri invitandole a devolvere l’importo in favore dei poveri del nostro Ospizio di Mendicità, il quale ha così avuto un introito di diverse migliaia di lire e gli sposi le benedizioni dei beneficati. Noi, ammirando e plaudendo all’originale, generoso gesto degli sposi, auguriamo loro, con cuore devoto che la felicità sognata sia la realtà della loro lunga vita feconda.

 

VAGITI – Il 6 scorso, a S. Marinella (Roma), la cicogna, costituita dalla gentile sua consorte, signora Elda, portava nella casa del nostro carissimo amico Attilio Pedatella, maresciallo d’aviazione più volte decorato al valore per le sue eroiche imprese in Africa, Spagna e nella attuale guerra, un bel maschietto, al quale è stato dato il nome di Eduardo. Giungano agli amici Pedatella le nostre sentite felicitazioni con fervidi auguri di ogni bene al bimbo.

 

 

 

La sera del 27 scorso, dopo penosa malattia, serenamente cessava di vivere il

Cav. Gaspare Sicilia

1. Capitano dei RR. CC. a riposo

Con la sua morte scompare una ben nota figura di cittadino e di soldato, ligio scrupolosamente al dovere disimpegnato con serenità e giustizia, per cui, congedato, copriva diverse cariche pubbliche quali: consigliere comunale, commissario prefettizio del Comune di Filadelfia, podestà di Mandatoriccio e Pietrapaola, presidente dell’Associazione dei Combattenti. Era decorato con medaglia al valore

militare e civile e, per un salvataggio operato con rischio della propria vita, aveva ottenuto la rara Medaglia della Fondazione Carnegie. Nella famiglia Gaspare Sicilia fu il consorte amorevole, il padre che non ebbe altra aspirazione che la perfetta educazione ed il bene delle sue creature. Rossano ha reso alla sua lagrimata salma solenni onoranze. Alla moglie, Antonietta Longo, alle figlie: dottoressa Carolina ed Adele, laureande Maria ed Emma, ai parenti, la nostra solidarietà nel loro dolore.

 

PS – Molti numeri della Nuova Rossano sono consultabili sul sito www.NuovaRossano.it

di Martino A. Rizzo

I racconti di Martino A. Rizzo. Ogni mercoledì su I&C

Martino Antonio Rizzo, rossanese, vive da una vita a

Firenze. Per passione si occupa di ricerca storica

sul Risorgimento in Calabria. Nel 2012 ha pubblicato

il romanzo Le tentazioni della

politica e nel 2016 il saggio Il Brigante Palma e i misteri

del sequestro de Rosis. Nel 2017 ha fondato il sito

anticabibliotecacoriglianorossano.it. Nel 2019 ha curato la pubblicazione

dei volumetti Passo dopo passo nella Cattedrale di Rossano,

Passo dopo passo nella Chiesa di San Nilo a Rossano,

Le miniature del Codice Purpureo di Rossano.

Da fotografo dilettante cerca di cogliere

con gli scatti le mille sfaccettature del paese natio

e le sue foto sono state pubblicate nel volume di poesie

su Rossano Se chiudo gli occhi.

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