Corigliano Rossano – Era il 1981 quando, il famoso regista italiano Mario Monicelli, girava uno dei capolavori del cinema italiano, dando vita ad un personaggio tra i più celebri del cinema italiano, interpretato dall’Albertone nazionale: Il marchese del Grillo. Personaggio unico, inimitabile, rimasto così impresso nella memoria storica di noi italiani tanto che sembrerebbe essere stato interpretato, niente po po di meno che, dal “Signor Sindaco” della terza città della Calabria. Infatti, si narra che, la sera del 15 agosto, lo Stasi, il manifestante per eccellenza, si sia scagliato contro il vice questore del locale commissariato dell’a.u. di Rossano, per una, a suo dire, “non conosciuta” gestione dell’ordine pubblico per il concerto dei Negrita, quasi a voler precisare che “io so io e voi non siete un c…..”. Ancor più aberrante, e sicuramente inopportuno, è stato il comunicato di ieri a firma dello stesso Stasi, ove definisce “ingiustificate, arbitrarie e deleterie, oltre che scorrette dal punto di vista istituzionale”, le scelte relative alla gestione della Sicurezza Pubblica. Orbene ci sembra assolutamente paradossale che della questione Sicurezza Pubblica non si sia discusso negli incontri preparatori dallo stesso Stasi menzionati nel suo comunicato, e che il tutto,sia stato perpetrato, “come sempre”, da forze oscure con l’unica finalità di colpire un amministrazione oggettivamente assente ed un sindaco che trovasi in una solitudine disarmante, tanto da far ricorso al suo cavallo di battaglia, la protesta gratuita contro tutto e tutti, dimenticando che ad “amministrare” , almeno così dovrebbe essere, è lui con la sua squadra “rivoluzionaria”. Ora nell’attesa di sapere se la Gestione della Pubblica Sicurezza sia stato decisa o meno negli incontri preparatori o sia stata una “sorpresa” dell’ultim’ora fatta al Sindaco, noi ci sentiamo in dovere di dissentire da quanto espresso da questa Amministrazione, in quanto riteniamo assolutamente doveroso ringraziare, esprimendo “riconoscenza e gratitudine” nei confronti di tutte le Forze dell’Ordine che, quotidianamente, operano in un contesto storico così particolare. Le attività di controllo del territorio, il rispetto delle normative COVID-19 unitamente al contrasto alla criminalità organizzata, con una carenza organica sempre più importante, denotano e sottolineano la qualità del lavoro svolto su un territorio difficile per la salvaguardia dei cittadini.
Invece a lei, caro Sindaco, ci sentiamo di rivolgere, sperando che ne possa prendere la necessaria consapevolezza, una delle frasi più celebri del Marchese del Grillo, quando, rivolgendosi Papa, disse: ”Embe! morto un Papa se ne fa sempre n’altro”.
Avanguardia Libera
(Comunicato stampa)