CENT’ANNI E NON SENTIRLI. LA FAMIGLIA FA L’IMPRESA. Cos’hanno in comune Amarelli (liquirizia), Marinella (cravatte) e Guzzi (moto)? Sono alcune delle mille aziende italiane nate in casa almeno un secolo fa. Come hanno fatto a resistere? È l’interrogativo posto dallo speciale dedicato alle aziende storiche Made in Italy che si è aperto proprio con l’azienda Amarelli, una storia partita nel 1731 e che oggi si muove tra tradizione e innovazione.
Abbiamo scelto – si legge nell’intervista di Rosaria Amato – di specializzarci nella liquirizia pura, sicuramente non un prodotto di largo consumo, di cui però, siamo diventati oggi leader internazionali. Esportiamo in 27 paesi. Non vendiamo nella grande distribuzione, ma siamo sugli scaffali di Harrods, dei magazzini Lafayette, nel 2019 anche al Design Store del MoMA di New York. – Fortunato Amarelli, 48 anni, rappresenta l’undicesima generazione alla guida della Amarelli di Rossano. Insieme alla sorella Margherita hanno raccolto il testimone nei primi anni 2000 tracciando, attraverso un approccio fortemente innovativo al business, la strada per il successo. Persino i dipendenti sono lì da generazioni: alcuni sono già arrivati alla terza, conferma l’Ad. Questa azienda, è socia di due tra le principali associazioni italiane di aziende longeve, l’Unione imprese centenarie italiane (Uicitalia), nata a Firenze nel 2000 e l’Associazione aziende storiche familiari italiane, che si è costituita a Napoli l’anno successivo. Amarelli è anche tra i 51 membri di Les Hénokiens, l’associazione internazionale delle aziende bicentenarie: il nome è ispirato a Enoch, personaggio biblico antidiluviano che secondo la Genesi visse 365 anni.
Comunicato stampa