Vigili del fuoco Catanzaro: chi amministra a colpi di disciplina è una classe dirigente imperfetta!
A Catanzaro, all’interno del Comando Provinciale come luogo soccorso di servizi sociali… per la popolazione si amministra la pubblica amministrazione solo a colpi di disciplina “con il motto: qui comando io e questa è casa mia!”
In questi mesi abbiamo avuto l’impressione della regressione dei diritti, con dirigenti nominati con la “macchinetta” senza tenere conto del tessuto sociale all’interno del mondo lavorativo e della conseguente complessità del lavoro dei Vigili del Fuoco. La loro, infatti, fu denominata la «rivoluzione imperfetta»!
Di fronte ad atteggiamenti di segno negativo, soprattutto nel campo delle emergenze incendi di questi giorni, non possiamo che intervenire presso il sig. Ministro dell’Interno nei riguardi di chi dirige il Comando Provinciale VV.F. eventualmente con una nota condita d’ironia, in considerazione della sfortuna professionale di chi come noi Vigili del Fuoco abbiamo incontrato nella nostra vita professionale con dirigenti di tal fatta!
Siamo di fronte ad atteggiamenti di tracotanza memoria e atteggiamento malmostoso, in presenza di gente che si atteggia a dirigente senza umanità. Come nel caso di un libero cittadino precario del Corpo Nazionale VV.F. , che con spirito di abnegazione, si è prodigato coraggiosamente allo spegnimento di un incendio nella proprietà familiare, indossando una giacca per coprirsi dalle fiamme simile ed affine a quella dei Vigili del Fuoco.
Una cosa virtuosa, quella che stava compiendo il precario VV.F. di cui non si può dire che bene, un’ attività personale di volontariato, espressione di altruismo, di senso civico, di dedizione agli ideali che a Catanzaro i dirigenti dei VV.F. hanno, incredibile ma vero, sanzionato e mortificato nella sua dignità d’essere.
Per l’effetto, la sua esclusiva colpa (quella del precario in questione) è stata rispettare la Costituzione nell’adoperarsi in un intervento – NON stava svaligiando una banca! – per aiutare il prossimo in difficoltà come gesto nobile, in parte imposto non solo dalle leggi ma anche e soprattutto dalla propria etica, dal proprio altruismo come sacrosanto dovere di solidarietà nei confronti degli altri.
Purtroppo, questo a Catanzaro NON può accadere perché salvaguardare un bene primario, confligge con l’attività di ventennale memoria di chi dirige il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a Catanzaro!
Stessi signori dirigenti che NON si sono preoccupati dell’immagine del pregiato Corpo Nazionale allorquando in piena zona rossa – altro ente dello Stato – ci riferiamo alla pineta di Catanzaro, ostacolava le operazioni di soccorso bloccando il mezzo dello Stato VF per identificare il personale all’interno in piena attività di soccorso! Fatto che abbiamo opportunamente già notificato alle competenti Autorità (Prefettura/Questura) e che sarà, di certo, oggetto di prossima denuncia pubblica.
Come USB siamo dell’avviso che: la salute pubblica con connessa incolumità delle persone è la “legge suprema” e che allorquando è in gioco la vita come bene comune, l’atto di salvaguardia, deve considerarsi, senza dubbio alcuno, valido e legittimo come diritto – dovere non perseguitare un precario atteggiandosi al gerarca di turno!
Ma ci viene anche da chiederci come tali signori dirigenti, non abbiano stessa sensibilità per una categoria come i VV.F. , già così malridotta e non usino gli stessi strumenti diciamo così metodologici per individuare le pecche di un sistema che da molti anni fa acqua da tutte le parti, come ad esempio, caserme che cadono a pezzi, liquami di scarichi sopra la testa del personale, senza acqua potabile senza mezzi, insomma, senza una vera ed essenziale progettuale a tutela del bene comune.
Dulcis in fundo: alcuna proposta credibile per le attività del soccorso a Catanzaro, anzi il personale ha ulteriormente visto il peggio della gestione al Comando capoluogo di regione, solo pavoneggiamenti personali e fallaci generalizzazioni di carte a disastri avvenuti, senza giammai proporre l’obiettivo primo ed assoluto di migliorare la società, le attività di soccorso tecnico urgente con la dovuta PREVENZIONE – per evitare, appunto i disastri!
Come USB lotteremo come sempre dalla parte della verità e giustizia ed in questo momento, ci sentiamo di esprimere pubblicamente la massima vicinanza umana, al malcapitato Vigile del Fuoco Precario che solo per aver adempiuto ai suoi doveri etici e legali, ha subito un’ingiusta sanzione. Per non dimenticare… Con salvezze illimitate, a salvaguardia dei diritti ed interessi coinvolti e violati.
USB Antonio Jiritano
Comunicato stampa