Esplode anche sui social il dibattito sul Mc Donald’s, la multinazionale americana che da poche ore ha aperto i battenti in riva allo Jonio cosentino. Piace ai ragazzi, alle nuove generazioni. Per loro è “moda”, dicono alcuni. «Fa risparmiare, c’è un’apposita App del Mc, bisogna poi anche saper scegliere». Tante le mamme e i papà che accompagnano i propri figli. E qualche adulto sostiene la tesi secondo cui sarebbe stato preferibile un insediamento con prodotti tipici a chilometro zero piuttosto che una multinazionale. Per altri, al contrario, è un segno di progresso in un territorio che cresce e si colloca tra le realtà importanti della Calabria. Le opinioni sono diverse. Molta positività all’idea del nuovo brand, ma anche qualche dubbio circa la tenuta economica del territorio in termini di salvaguardia dell’esistente apparato commerciale. In sostanza accade che aumenta l’offerta ma diminuisce la domanda, nel senso che si registra ormai da anni un decremento demografico in tutta la Sibaritide nella sua complessità: poche nascite, molti decessi, e tanta emigrazione. In questo contesto si collocano le multinazionali. Idem sull’ipotesi di una eventuale apertura di Ikea nella provincia di Cosenza.