di ROSSELLA MOLINARI
Un esecutivo a cinque teste quello nominato per il momento dal sindaco Stefano Mascaro, che ha ancora due deleghe da assegnare ed equilibri da tenere a bada all’interno della propria coalizione di maggioranza. Non mancano i mal di pancia, soprattutto all’interno del Partito Democratico, con cui le conflittualità gradualmente registratesi nel tempo oggi raggiungono il culmine. E le aree Dem attualmente “scontente” sono almeno due, mentre si aprono delle “crepe”, per come emerso dalle stesse parole del primo cittadino, anche con il segretario locale del Partito democratico al quale aveva chiesto, entro lunedì scorso, una rosa di nomi che «non è mai arrivata». Così come non è mai arrivata ‒ ha proseguito ‒ la risposta da parte del consigliere Antonio Micciullo. Eppure, è proprio ai Dem che ha voluto riconoscere “visibilità” affidando la carica di vicesindaco al giovane avvocato Aldo Zagarese, eletto consigliere comunale nella lista del Pd. «Ho seguito una logica ben precisa ‒ ha spiegato il primo cittadino ‒ se Micciullo mi avesse confermato la propria disponibilità, la carica di vicesindaco l’avrei data a lui che è risultato il primo degli eletti del Pd». In assenza di altre indicazioni, a eccezione di quella pervenuta da un’area Dem per il giovane avvocato Serena Flotta ‒ legata anche da sentimenti di amicizia alla famiglia Mascaro ‒ il sindaco ha proceduto a comporre la prima parte della giunta scegliendo «il meglio di quanto suggeritomi dai partiti». E, sempre per quel che riguarda il Pd dove «non è un segreto che vi siano delle divisioni», ha annunciato di aver informato a un certo punto il segretario regionale della volontà di procedere alla nomina degli assessori senza più attendere indicazioni locali. Ma la porta ‒ ha evidenziato ‒ è ancora aperta e vi sono due deleghe da assegnare, entrambe di non poco conto, quali il Bilancio e l’Urbanistica-Lavori pubblici. «Non ho chiuso la giunta ‒ ha prosegu ito Mascaro ‒ e non ho chiuso la porta, nemmeno al Pd. I due assessorati restanti sono entrambi “delicati” e su questo voglio trovare una soluzione adeguata e ottimale». Insomma, vi è ancora qualche nodo da sciogliere e, soprattutto, vi è da “recuperare” anche il giovane Micciullo che, a quanto pare, non vorrebbe dimettersi dalla carica di consigliere comunale per evitare di “indebolire” la propria posizione. Non si esclude, quindi, che una delle due deleghe rimanenti venga assegnata a una figura vicina a Micciullo, senza tralasciare che bisogna tener conto della volontà di questo esecutivo secondo la quale non deve essere coinvolto nella squadra di governo chi ha già ricoperto incarichi amministrativi in passato. È questa, ad esempio, la logica che ha fatto venir meno l’ipotesi di un assessorato all’avvocato Nicola Candiano, circolata con insistenza negli ultimi giorni. Il che ha creato qualche malumore anche in altri esponenti Dem. «Mi è stato chiesto espressamente ‒ ha spiegato sul punto Mascaro ‒ di evitare chi aveva già ricoperto ruoli in precedenza. Stesso discorso si sarebbe posto per l’avvocato Leonardo Trento. Tra l’esperienza e la novità, ho voluto dare fiducia ai giovani, che ora avranno la possibilità di dimostrare le proprie capacità e conquistarsi i meriti sul campo». In sintesi «ho cercato di accontentare un po’ tutti ‒ ha detto il primo cittadino durante la conferenza stampa ad hoc tenutasi in sala Giunta ‒ ma so bene che questo, il più delle volte, non è possibile». Quattro sono le nomine prettamente politiche determinate dai “suggerimenti” di partiti e movimenti che hanno sostenuto il sindaco: Aldo Zagarese e Serena Flotta per il Pd; Angelina Stella e Giovanni De Simone, entrambi candidati a consigliere (De Simone eletto) per Il Coraggio di Cambiare l’Italia. La nomina dell’avvocato Dora Mauro, invece, rappresenta una scelta non dettata dalla politica: «Ho preteso personalmente di assegnare all’avvocato Mauro le deleghe al Personale e alle Politiche sanitarie ‒ ha chiarito il sindaco, sconfessando altri tipi di indicazioni ‒ volendo puntare su una persona capace e dalla professionalità riconosciuta, apprezzata e stimata». Al momento, questa è la ripartizione delle deleghe: Aldo Zagarese, avvocato 33enne, oltre a ricoprire la carica di vicesindaco, avrà le deleghe agli Affari generali, Politiche giovanili per lo sport e per il turismo, commercio e attività produttive, innovazione tecnologica, partecipazione attiva, orientamento giovanile, sport e tempo libero, semplificazione amministrativa, trasparenza e comunicazione, processi partecipativi; Dora Mauro, avvocato 49enne, ricoprirà le deleghe a Personale e Politiche sanitarie, sicurezza e legalità; Serena Flotta, avvocato 29enne, deleghe alla Cultura, Internazionalizzazione, promozione del centro storico, programmazione e progettazione europea per le strategie di sviluppo, programmazione e progettazione per la promozione della città, relazioni nazionali e internazionali, città interculturale; Angelina Stella, avvocato 49enne, ricoprirà le deleghe al Sociale, Scuola, Rapporti con le Università, nidi e politiche dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado, mense scolastiche, università, economia solidale, politiche sociali, della casa e del lavoro, politiche di genere, volontariato; Giovanni De Simone, 35enne, deleghe all’Ambiente e Sostenibilità ambientale: beni comuni, rifiuti, parchi e verde, educazione ambientale, mobilità sostenibile e ciclabile, politiche energetiche, sviluppo sostenibile, protezione civile e manutenzione del territorio. Restano di competenza del Sindaco le deleghe al Bilancio (bilancio, patrimonio pubblico e valorizzazione del patrimonio, tributi ed entrate, coordinamento delle politiche per lo sviluppo economico, politiche per l’area urbana unica e processi di fusione, agricoltura) e all’Urbanistica e territorio (pianificazione urbanistica, progetti urbani, patrimonio edilizio, infrastrutture e lavori pubblici). Già in sede di conferenza stampa, il primo cittadino non ha escluso possibili rimpasti di giunta, in modo da garantire visibilità anche ad altri soggetti che, al momento, restano esclusi dalla squadra di governo. Ai cinque assessori, intanto, ha chiesto di «lavorare con impegno e dedizione», invitandoli a essere presenti in Comune il più possibile. Nella stessa giornata del conferimento delle deleghe, la Giunta, come primo atto assoluto, ha firmato una determina con cui si assegna la seconda tranche di fondi dell’alluvione alle ditte.Nel frattempo, la pronuncia del Consiglio di Stato di giovedì 7 luglio, sia pur in via cautelare, azzera i vertici della Provincia di Cosenza confermando la sentenza con cui il TAR aveva annullato la nomina di Franco Bruno alla vicepresidenza. Il che apre la strada a nuovi scenari anche sul fronte della validità delle liste e delle firme convalidate da Piero Lucisano, in qualità di consigliere provinciale, per le elezioni amministrative. Particolare, questo, che rientra tra quelli esposti nel ricorso che sta per essere depositato dal consigliere comunale Flavio Stasi.