Pubblicato il bando interno per finanziare fino a 15 progetti. Si realizza uno dei punti del programma del rettore Nicola Leone.
Chi fa ricerca nel campo delle discipline socio-umanistiche incontra maggiori difficoltà nell’accesso a fonti di finanziamento esterne, pubbliche o private, aggiuntive rispetto a quelle ordinarie del sistema universitario. Per questa ragione, tra i punti del programma del rettore Nicola Leone era previsto il finanziamento di un Fondo speciale, destinato a sostenere i progetti d’ambito socio-umanistico proposti da docenti e ricercatori dell’Unical.
Un obiettivo che si è concretizzato con l’istituzione, a marzo, del Fondo e con la pubblicazione ora, dopo l’approvazione del regolamento che disciplina finalità, costituzione e accesso ai finanziamenti, del primo avviso interno che consentirà a professori e ricercatori afferenti ad ambiti disciplinari “sociali e umanistici” di concorrere all’assegnazione di risorse per condurre propri progetti di ricerca.
«Nel mio programma mi ero impegnato a non lasciare indietro nessuno, mosso dalla convinzione che il futuro stesso di un ateneo dipenda dal successo di tutti i suoi settori: o si cresce insieme o, inevitabilmente, si arretra tutti – spiega il rettore Leone – I colleghi delle aree socio-umanistiche fanno più fatica a intercettare risorse per sostenere la propria ricerca perché, anche per il minore interesse del mondo industriale, c’è una bassa disponibilità di finanziamenti per questi settori. Un gap che abbiamo deciso di contribuire a colmare, seppur nei limiti delle disponibilità del nostro bilancio, perché siamo consapevoli non solo del valore dei docenti e dei ricercatori che operano in quelle aree nel nostro ateneo, ma anche del ruolo essenziale che la cultura socio-umanistica riveste nello sviluppo di una società e delle profonde relazioni che la legano da sempre alle discipline scientifiche e tecnologiche».
Il Fondo speciale è destinato, in particolare, a sostenere e sviluppare programmi e progetti di ricerca applicata che abbiano come campo d’interesse la storia e il patrimonio culturale delle aree del Mediterraneo, del Mezzogiorno e della Calabria, che siano finalizzati a sviluppare modelli e strumenti a supporto delle decisioni pubbliche nel campo della cultura e della valutazione delle politiche pubbliche regionali, nazionali e dell’Unione europea, che propongano azioni e misure in grado di rispondere alla crescente disuguaglianza economica-sociale (per ulteriori dettagli è possibile consultare il testo dell’avviso pubblico).
Il Fondo stanziato ammonta a 150mila euro e potrà finanziare programmi o progetti di ricerca con un contributo pari ad almeno 15mila euro e non superiore a 35mila euro. Per presentare le domande c’è tempo ancora fino al 17 novembre.