Di Serafino Caruso
Giungono precisazioni dal Comune di Corigliano e dalla Montesanto Sas che si occupa di comunicazione. L’articolo incriminato è il seguente: Ufficio stampa, il personale c’è pubblicato nella precedente edizione. Dal Comune si scrive: «Preso atto della indisponibilità a svolgere il ruolo di addetto stampa interno, formalizzato dall’unico giornalista dipendente dell’ente, l’Amministrazione Comunale di Corigliano ha richiesto diversi preventivi commerciali a giornalisti esterni ed agenzie di informazione locali, incluso il giornalista Matteo LAURIA; nessuno dei preventivi pervenuti, di cui si può fornire documentazione, è stato ritenuto congruo dalla Giunta, attesa l’esosità del corrispettivo richiesto; l’Esecutivo GERACI si è successivamente determinato nella scelta della Società di Comunicazione & Lobbying di Lenin MONTESANTO, che opera da un ventennio in questo settore, che vanta al suo interno giornalisti ma non corrispondenti locali e che attualmente è affidataria del servizio di esterno di comunicazione istituzionale e strategica (non di incarico fiduciario, né di portavoce), sia per il corrispettivo economico di gran lunga inferiore a quanto prospettato da tutti gli altri soggetti interpellati (incluso Matteo LAURIA), sia soprattutto a seguito della comparazione tra i profili aziendali ed i curricula personali e professionali presentati (qualora disponibili) a corredo delle rispettive proposte; risultando, pertanto, il corrispettivo proposto dalla MONTESANTO Sas, non soltanto di gran lunga inferiore a quello delle altre proposte presentate al Comune ma addirittura inferiore del 50% rispetto a quanto corrisposto in molti altri comuni del territorio, non soltanto non si è preferito lo spreco (così come è stato scritto) ma al contrario la scelta dell’Amministrazione Comunale, colmando un gap altrimenti incolmabile, ha determinato un evidente ed oggettivo vantaggio anzitutto economico per l’ente, soprattutto se rapportato al profilo aziendale e professionale del soggetto scelto ed alla qualità professionale del servizio effettivamente prestato; non ci risulta un comune italiano nel quale l’ufficio stampa (con addetto stampa interno) o il servizio di comunicazione affidato ad agenzie esterne svolgano la propria attività anche per le forze di opposizione, limitandosi invece – in tutti i comuni di dimensioni pari o superiori a quelle di Corigliano – a dare conto, al pari di altre consulenze per l’ente, delle attività dell’Esecutivo, senza alcuna violazione del principio di imparzialità che non c’entra nulla in questo caso; la vera questione aperta in tema di uffici stampa (pubblici e privati), degna di un’inchiesta quantomeno giornalistica, sarebbe semmai quella finalizzata a capire quante volte e come vengono platealmente violate leggi e deontologia professionale da parte di quanti svolgono il ruolo di corrispondente locale di una testata giornalistica e, al tempo stesso, fanno parte di agenzie che instaurano rapporti commerciali con aziende ed enti pubblici, inquinando di fatto e di diritto la doverosa imparzialità dell’informazione».
Ancora una volta il Comune di Corigliano e il Comunicatore di fiducia dimostrano negligenza e superficialità nel modo con cui si approcciano all’informazione istituzionale pubblica. Il fatto che il giornalista in organico all’ente abbia manifestato indisponibilità nell’esercitare le funzioni di responsabile dell’ufficio stampa (lo ha sempre svolto in passato egregiamente) non giustifica affatto che tale orientamento debba essere accolto dall’amministrazione.
Si provi a immaginare cosa accadrebbe se tutto il personale non desse seguito alle disposizioni interne. D’altronde, con altri dipendenti ci risulta che l’amministrazione abbia deciso senza preoccuparsi delle esigenze dei singoli.
Siamo ai limiti della follia, poi – ancor peggio se a metterci la faccia è un ente pubblico – quando si afferma che il Sig. Matteo Lauria abbia presentato un preventivo al Comune di Corigliano Calabro. Niente di più falso! E si invita a dimostrare formalmente il contrario.
La confusione prende sempre più corpo. Il Sig. Lauria non è titolare di alcuna agenzia di comunicazione, come maldestramente si afferma dal Comune di Corigliano e dal suo improvvisato comunicatore, pagato con i soldi di tutti e non da chi e per chi scrive. Una cosa è prestare attività di collaborazione professionale presso un’agenzia di comunicazione, altra cosa è la proprietà. Si fa fatica, a quanto pare, anche a fare un semplice distinguo. Prima di scrivere, occorre accertarsi e verificare le fonti altrimenti ci si espone a figuracce, così come in questo caso. Chiediamo pubblicamente al Comune di Corigliano di esibire il preventivo cui si fa riferimento con la firma del Sig. Matteo Lauria.
Tralasciando le conoscenze di base, se solo il comunicatore di turno partecipasse ai convegni organizzati dall’Ordine professionale dei Giornalisti della Calabria (l’ultimo a Villapiana, a neanche molta distanza) circa il principio di imparzialità cui sono sottoposti i giornalisti addetti alla comunicazione istituzionale forse non incapperebbe in gaffe pubbliche avallate dall’amministrazione comunale. Diventa finanche inutile, considerato il livello degli interlocutori, spiegare nuovamente la “mission” di un giornalista interno o esterno che presta attività nella pubblica amministrazione.
Infine, dalla “Montesanto Sas Comunicazione e Lobbying” giungono lezioni sulla deontologia professionale. Una società che non perde occasione di concorrere alle offese della dignità professionale di tanti colleghi che svolgono egregiamente l’attività giornalistica usando termini tanto volgari quanto incivili. La punta massima riguarda le incompatibilità: tale Lenin Montesanto ha svolto il ruolo di direttore responsabile de L’Eco dello Jonio.
Durante la sua direzione, il giornale si occupava prevalentemente dei comuni dove il Sig. Montesanto assumeva incarichi di committenza. Quando si parla di incompatibilità, probabilmente la “Montesanto Sas Comunicazione e Lobbying” parla di se stesso.