Sperpero di denaro pubblico e ipotesi di atteggiamenti antisindacali. Sono queste le principali accuse che il segretario della Cgil comprensoriale Vincenzo Casciaro lancia al sindaco di Crosia Antonio Russo circa la decisione di esternalizzare il servizio di Scuolabus, finora svolto da dipendenti comunali, senza dare l’informativa preventiva al sindacato, come invece è previsto dalle norme vigenti. Una scelta che costa ai contribuenti circa 4.500 euro al mese. Secondo il rappresentante della Cgil, l’amministrazione in carica «ha deciso di distruggere, o quanto meno depotenziare, il servizio manutentivo, che finora ha garantito decoro a tutto il territorio comunale, spostando il personale, cambiando irragionevolmente l’orario di lavoro, distribuendo a proprio piacere le ore aggiuntive per i lavoratori part time.
Ai dipendenti addetti al servizio manutentivo non sono stati forniti i «dispositivi di protezione, come guanti, tute, scarponi, né le attrezzature necessarie ad effettuare in sicurezza taluni lavori (scale, carrelli elevatori, ecc)». Ma ci sarebbe anche dell’altro: «A un Rappresentante Sindacale aziendale» sarebbe «stato imposto un ordine di servizio che lo isola presso il Cimitero comunale, proprio per allontanarlo dal contesto lavorativo nel quale il lavoratore è stato eletto come rappresentante sindacale: in pratica, è un maldestro tentativo per impedire ai lavoratori di organizzarsi sindacalmente nell’idea di fiaccare la difesa dei diritti così faticosamente conquistati». Della vicenda è stato informato il Prefetto di Cosenza che ha già convocato un incontro tra le parti. Nel frattempo la Cgil ha «proclamato lo stato di agitazione dei Dipendenti comunali e ha attivato le procedure per il raffreddamento e la conciliazione dei conflitti».