L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene surreale quanto accaduto a Roma lo scorso 15 luglio in seno all’importante Assemblea convocata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dove erano assenti tutti (nessuno escluso), i parlamentari calabresi appartenenti ad ogni partito e movimento politico. Ciò offende, senza alcun dubbio, la memoria di tutte le vittime della S.S.106 prima ancora che la dignità dei cittadini calabresi che li hanno eletti per rappresentare i loro interessi in seno alle istituzioni.
Ancor più surreale è stata la posizione del Governo. Presenta 72 pagine piene del nulla più assoluto in cui le uniche cose chiare sono le seguenti: il Governo Renzi continua a prendere in giro ed a mortificare i calabresi; questo progetto “inserito nel I° Programma delle Infrastrutture strategiche con una delibera Cipe del 2001” ancora oggi – dopo quindici anni ed un iter procedurale degno di una repubblica delle banane – non è stata ancora definita una data certa prevista per l’avvio dei lavori.
Inaccettabili le motivazioni dell’ennesimo rinvio “a data da destinarsi”. L’Associazione, infatti, resta a dir poco basita dal momento che dopo infinite valutazioni da parte dei ministeri – a questo punto infarciti di tecnici, funzionari e dirigenti evidentemente incompetenti ed inadeguati – si apprende che le ragioni per le quali non è ancora possibile l’avvio dei lavori sono due: i costi non perfettamente definiti (…), e le scelte progettuali non conformi alle prescrizioni del CIPE pervenute sul progetto nel 2007.
Queste motivazioni mortificano la dignità e l’intelletto di tutti i cittadini calabresi perché lasciano intendere che quanti hanno lavorato ad un progetto così complesso non hanno inteso definire “perfettamente” i costi dell’opera (quindi li hanno approssimati?), e nello stesso tempo hanno progettato un’opera senza tenere conto delle prescrizioni di cui, invece, dovevano necessariamente tenere conto (quindi hanno improvvisato?).
L’Associazione, inoltre, dalla Regione Calabria avrebbe tanto desiderato una forte critica nei confronti del Governo e poi una, ancora più forte, nei confronti dell’assente classe parlamentare calabrese (tutta per intero). Non è accaduto. Così come l’Associazione avrebbe preteso lo stesso atteggiamento dai sindaci delle comunità dell’alto jonio presenti a Roma. Niente, silenzio assoluto.
L’unico che è intervenuto è stato il Sindaco di Cassano All’Ionio Gioanni Papasso il quale non ha speso una sola parola contro il Governo, neanche una nei confronti di tutti i parlamentari calabresi assenti ma ha “interessato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio” della questione a lui più cara: “il fatto che sia nel progetto preliminare, che in quello definitivo era previsto uno svincolo che collegava il centro urbano di Sibari alla S.S. 106, che nel corso di una recente conferenza di servizio per una prescrizione del Ministero dell’Ambiente, è stato cancellato”.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” continuerà a lottare per l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico così come continuerà a contrastare il Governo delle chiacchiere del Presidente Matteo Renzi, l’assenteismo ingiustificabile di tutti i parlamentari calabresi ed i sindaci che di fronte all’interesse generale ed alle difficili ed incomprensibili problematiche legate all’avvio dei lavori del 3° Megalotto della S.S.106 continuano a guardare – con altissimo senso di irresponsabilità – al proprio orticello.