Cariati – Da più di una settimana, ormai, il nome di Cariati è diventato definitivamente noto per le vicende legate al “delitto di Stato” attuato da undici anni in questo intero territorio.
Undici anni di morte e di drammi, senza il diritto all’assistenza sanitaria pubblica.
Poi la crisi legata all’epidemia e tutto ciò che, purtroppo, siamo costretti,ancora, a sopportare.
Un anno di occupazione, di mobilitazione.
Il primo ospedale occupato in Italia e, forse, nel mondo.
Il videomessaggio di Roger Waters ha fatto il giro del mondo e ha riempito di orgoglio gli emigranti calabresi lontani e chi vive tra mille difficoltà qui, in Calabria
Ha riempito il cuore di chi ama questi luoghi.
“Aprite l’ospedale di Cariati, SUBITO!!”.
Poche parole, le stesse che rimbalzano da più di un anno e riprese, ora, dal fondatore dei Pink Floyd, le stesse che stiamo gridando, scrivendo e che abbiamo portato in tutte le sedi, dalle stanze dei Ministeri a Roma fino a Catanzaro.
L’ospedale di Cariati deve essere reinserito nella rete ospedaliera regionale per acuti.
È lo Stato a non rispettare le sue stesse leggi se pensiamo, ad esempio, al rapporto tra posti letto e popolazione in questo territorio che è lontanissimo dai livelli minimi, oppure all”Ora D’Oro” che non è per nulla rispettata o, ancora, alla saturazione e alle difficoltà ormai strutturali dei nosocomi aperti e del Pronto Soccorso di Rossano.
Occhiuto, grazie al lavoro dei comitati, grazie al sostegno di Waters, si è espresso nuovamente in diretta su Rai1.
Questo territorio aspetta da troppo tempo azioni concrete.
Domani ci sarà il Consiglio Regionale sul tema dell’organizzazione della rete ospedaliera.
Da una settimana abbiamo chiesto udienza, un incontro al Presidente Occhiuto, invitandolo anche a visitare il V. Cosentino.
Oggi, in rappresentanza di tutti i Comitati Uniti Per Il Vittorio Cosentino, abbiamo protocollato al Comune di Cariati la richiesta di Cittadinanza Onoraria per Roger Waters, come già annunciato nei giorni scorsi.
Dopo l’effetto provocato dal videomessaggio di soli 13 secondi, siamo convinti che la lunga intervista contenuta nel Docufilm, prossimo in uscita, dedicato alla lotta di Cariati (C’era Una Volta In Italia, Jakarta sta arrivando. Studio Zabalik – video production) renderà ancora più nota la situazione di questo territorio.
Waters ha veramente comunicato che vorrebbe venire a Cariati, in Calabria.
Speriamo che ciò si possa verificare ma in coincidenza della vittoria di questa “sacrosanta battaglia”, come da lui stesso descritta.
Nel frattempo, siamo già a lavoro per raccogliere le firme e chiedere la destinazione, in questo paese, di una via, di una piazza per Gino Strada, un uomo il cui valore è riconosciuto a livello planetario.
Le sue parole, riferite a Cariati, abbiamo avuto l’immenso piacere di ascoltarle direttamente al telefono, quando ci intimava di chiamarlo Gino e non Dottore, le abbiamo poi lette sui giornali.
I comitati che hanno lavorato quest’anno conoscono a fondo il supporto che ci ha dato il fondatore di Emergency e che, ancora, riesce a darci.
Il Docufilm in produzione, con la regia di Federico Greco e Mirko Melchiorre, contiene una sua intervista inedita che ha come oggetto principale, ovviamente, la questione sanitaria nella Sibaritide, a Cariati, “il posto giusto da cui ripartire”!
Perché nelle battaglie della vita, in quelle in cui si vince come in quelle in cui perdiamo, bisogna ricordare sempre Chi ci è stato vicino.
Questa battaglia dobbiamo vincerla.
La lotta avanza.
Comitati Uniti Per Il Vittorio Cosentino
(Comunicato stampa)