Cinque doppi spettacoli per un importo complessivo di circa 20mila euro di spesa. Si lavora in economia e si tenta di ottenere il massimo del beneficio, tenuto conto delle ristrettezze finanziarie e della pandemia. Presentata la nuova stagione teatrale che avrà inizio il 9 e il 10 febbraio prossimo, quando farà l’esordio la compagnia di artisti Beremberg di Alessandra De Pascalis in “Mi vedo con uno” di Alessandro Carvaruso. Si è scelta la formula dei piccoli teatri al fine di valorizzarne i luoghi, i centri storici, e soddisfare gli equilibri territoriale della fase post-fusione : il teatro Valente (Corigliano) e il Paolella (Rossano). Il direttore Artistico Antonio D’Amico ha sottolineato come si sia dato spazio a illustri professionisti del mondo teatrale, ma anche al semi professionismo e al teatro amatoriale così da rimarcare gli aspetti identitari mediante il vernacolo. Il ritorno ai classici, il preannunzio di un rapporto di collaborazione con il teatro greco di Siracusa a partire dalla prossima programmazione estiva. Si continuerà il 23 e il 24 febbraio con la compagnia teatrale Calandra Edipo Re da Sofocle con la regia di Giuseppe Miggiano. Il 10 e l’11 marzo sarà la volta di Marco Ligabue (fratello di Luciano) con “Salutami tuo fratello: cronache pettinate e spettinate di due emiliani con Andrea Barbi. Il 23 e il 24 marzo si esibirà la compagnia Calandra con “4 di cuori + 1”, mentre l’8 e il 9 aprile concluderà Filumena Marturano di Edoardo De Filippo per la regia di Miriam Crivaro. Il programma è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa, moderata dalla giornalista Mita Borgogno, alla presenza dell’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi, del direttore artistico, Antonio D’Amico, del presidente della ProLoco, “Bizantina”, Federico Smurra e del presidente della ProLoco Corigliano, Valeria Capalbo. Nel corso dell’incontro, in videoconferenza sono intervenuti Marco Ligabue che ha presentato il suo libro e lo spettacolo e l’attrice di tv e di teatro Alessandra De Pascalis, protagonista del primo spettacolo in cartellone. Tra i temi sollecitati la necessità di aprire al grande pubblico mediante la possibilità di fruire mediaticamente della programmazione teatrale considerato che tanto il Valente quanto il Paolella non vanno oltre i 99 posti a sedere.