Ci sono anche due indagati di 38 e 31 anni di Corigliano-Rossano nell’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Venezia che ha sgominato una banda dedita alle estorsioni con l’aggravante del metodo mafioso.
I due risultano organici alle imponenti cosche del reggino che operano nel padovano. Insieme ad altri giovani calabresi, i due dovranno rispondere a vario titolo di lesioni personali, violenza privata, porto abusivo di armi, atti persecutori, rapina, furto. Tutto ha avuto inizio da una denuncia depositata nel 2009 da un imprenditore calabrese che opera nel settore delle carni su cui erano iniziate le richieste e le vessazioni anche nei confronti della famiglia.