La pandemia colpisce tutti i settori, materie prime e beni essenziali. I rincari non risparmiano nessun comparto ed ora anche i commercianti della farina si oppongono, perché ai limiti della disperazione. Lo stato di crisi travolge i commercianti del centro storico di Corigliano e non solo, che si dicono preoccupati circa l’eventuale nuovo aumento di 50 centesimi del prezzo del pane.I panificatori più noti hanno già ritoccato da tempo i prezzi a rialzo e nel prossimo febbraio è previsto un incontro di categoria al fine di trovare la soluzione più adeguata. Prossimo un ulteriore aumento del pane che potrebbe passare a € 3,00 al chilo e per i commercianti diventa improponibile proporre costi del genere ai consumatori. La problematica è stata sollevata dal portavoce del Comitato dei Commercianti di Corigliano Centro Storico Enzo Natozza: «Tutti noi siamo preoccupati – afferma Natozza – perché c’è il rischio concreto che a distanza di quattro mesi dall’ultimo aumento del prezzo del pane, se ne potrebbe registrare un altro. In pratica dal primo febbraio il prezzo del pane potrebbe passare a € 3,00 al chilo, così da ottobre ad oggi si verificherebbe un aumento di un euro. Tutto ciò è assolutamente improponibile – afferma ancora il presidente dei Commercianti coriglianesi – perché si andrebbe ad aggravare, in maniera assolutamente ingiustificata, la già asfittica economia di tante famiglie».