Lo stato di emergenza sul capitolo rifiuti assume di giorno in giorno contorni preoccupanti, mentre per strada iniziano a gonfiarsi i cumuli di monnezza. La società Ekrò, che ha in gestione l’impianto pubblico di stoccaggio di Bucita, ha posto in cassa integrazione alcuni lavoratori a causa dell’abbattimento del carico di lavoro determinato dal fatto che la società non trova siti dove conferire gli scarti per carenza di impianti. E se si va altrove, l’Ato è costretta a sobbarcarsi di oneri ulteriori non più perseguibili sul piano economico. Ieri il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi ha incontrato le organizzazioni sindacali e una delegazione di lavoratori presso la sala comunale. L’amministratore ha «ribadito ai rappresentanti dei lavoratori come il problema principale in questa fase sia rappresentato dall’assenza di impianti per il conferimento degli scarti e le difficoltà per l’accesso agli altri circuiti extraregionali, instabili e molto costosi». Il primo cittadino ha sottolineato come le amministrazioni comunali abbiano attivato ogni procedura al fine di «superare il problema, ripulire le strade e far ripartire a pieno regime gli impianti, nonostante il grave deficit ereditato dalla gestione emergenziale e le enormi difficoltà che ne conseguono».