Posti i sigilli a 70 milioni di euro tra beni mobili e immobili, colpiti gli autori mentre in 24 finiscono sott’inchiesta –
Frode fiscale per 70milioni di euro tra beni mobili e immobili: in due finiscono dietro alle sbarre, 4 ai domiciliari e ben 24 gli indagati. L’operazione è stata portata a termine questa mattina dai Finanzieri del Comando Provinciale Cosenza sulla base di un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari. L’azione investigativa, posta in essere dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Corigliano-Rossano, sotto il coordinamento investigativo delle indagini preliminari del Sostituto Procuratore Angela Continisio ha messo in luce un ipotizzato meccanismo di frode all’I.V.A. che ha consentito agli indiziati di evadere le imposte attraverso l’uso di fatture per operazioni inesistenti. Tutto ha inizio da una verifica fiscale a carico di diverse società di persone e di capitali riconducibili ad un gruppo familiare, operante nel settore della produzione e commercializzazione di calcestruzzo e nello smaltimento di rifiuti solidi urbani. Riscontrate fatture commerciali fittizie, al fine di ottenere l’abbattimento della base imponibile IVA, compensando ulteriori debiti tributari con crediti d’imposta fittizi. Accumulati ingenti debiti tributari nei confronti dell’Erario che sarebbero state successivamente svuotate del complesso aziendale, costituito principalmente da impianti e macchinari, attraverso operazioni distrattive in favore di nuove società intestate a soggetti “prestanome”, per poi essere successivamente poste in liquidazione o portate al fallimento come è accaduto per una società dichiarata fallita nel 2021 dal tribunale di Castrovillari.