Si tenta di fare squadra attorno alla vicenda del ripristino del tribunale di Corigliano Rossano mediante l’attivazione di un tavolo istituzionale attorno al quale siedono le delegazioni parlamentari nazionali calabresi, consiglieri regionali e Amministrazione comunale. Di recente il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge trasmessa in Parlamento, già numerata e fascicolata pronta alla calendarizzazione (si rinvengono problemi burocratici) in sede di commissione giustizia, in cui la Regione Calabria si fa carico delle spese di gestione, funzionamento, manutenzione e sorveglianza dell’eventuale futuro presidio. Uno scontro si è registrato tra l’On. Elisa Scutellà e l’On. Francesco Forciniti circa l’attuabilità della proposta di legge, se si considera, a detta di Forciniti, che né nel Pnrr né in altra programmazione sono previsti fondi per riapertura dei tribunali. La stessa riforma Cartabia non parla di geografia giudiziaria o di ripristino di presidi giudiziari. «In calendario della commissione giustizia alla Camera, afferma Forciniti, non esiste nessuna proposta di legge di riforma del sistema giudiziario. Né oggi né nei prossimi mesi. Idem la proposta di legge approvata dal Consiglio regionale, nessuno sa niente. E tutto questo a pochi mesi dal ritorno alle urne. Non c’è nessuna minima speranza di riaprire il tribunale in questa legislatura». La Scutellà ha ammesso che in calendario non c’è nessuna proposta, ma tranquillamente, se c’è la volontà politica, ha ribadito, «si può modificare l’ordine del giorno».