Demolito tutto l’impianto per metodo e condotta del Piano strutturale associato per la parte che riguarda il comune di Corigliano Rossano, ormai prossimo all’adozione. È quanto è emerso nel corso di una conferenza stampa tenuta da Fratelli d’Italia che ha posto l’attenzione non solo sulla strumentazione urbanistica ma anche sul tratto di 106 Sibari-Corigliano-Rossano che ha subito una brusca interruzione dell’iter a causa di visioni diverse sulle proposte progettuali. La statale 106 è un’opera commissariata e lo si è fatto per dare ampi poteri decisionali al commissario che è chiamato a decidere e in tempi celeri. Un sindaco deve esprimere un parere ma non può essere vincolante a tal punto da bloccare un’opera.
Secondo il componente dell’esecutivo nazionale di FDI Ernesto Rapani l’Anas evita lo scontro per superare il rischio di eventuali tensioni sociali. Da qui, il rappresentante di destra sposta l’asse sulle responsabilità del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi che ha un problema di «relazioni non solo con Anas ma anche Enel», due soggetti estremamente importanti per lo sviluppo del territorio.«L’amministrazione Stasi deve decidere sul tracciato e inserirlo nel Psa» ancora non conforme all’intervenuta fusione. Il progetto Sibari-Mandatoriccio proposto da Anas rispetta i vincoli e per Fdi è un progetto fattibile: «Non abbiamo alcun problema ad esprimere eventualmente parere favorevole, afferma Rapani, anche se non conosciamo nel dettaglio la proposta». Sui ritardi al Psa, ritenuto estremamente datato, non regge la tesi della pandemia perché, a parere di Rapani, quest’amministrazione ha dato vita a una serie di varianti (piano spiaggia, modifica del Ret, e di alcune aree urbane) e come ha trovato il tempo per dare seguito a certe operazioni avrebbe potuto fare altrettanto con il Psa. «In passato i ritardi non sono stati consistenti come qualcuno afferma. L’amministrazione Mascaro era pronta all’adozione ma poi cadde per l’intervenuta fusione, mentre il commissario prefettizio decise opportunamente di non metterci mano poiché si tratta di una programmazione che richiede una volontà politica. I ritardi, invece, ci sono stati con il governo Stasi». Sul Psa sono venute meno le interlocuzioni con gli organismi preposti né sono stati attivati tavoli di confronto con le forze politiche e sociali. A tal riguardo il dirigente Gioacchino Campolo e Rapani hanno preannunziato una richiesta di incontro ufficiale all’amministrazione comunale per discutere di Psa e statale 106. Fdi condivide l’idea di dire “basta” agli insediamenti residenziali lungo la costa la cui cementificazione ha determinato l’inevitabile sconquasso turistico.