“La situazione di sovraffollamento e di estrema difficoltà che sta vivendo in queste ore il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cosenza è solo uno degli effetti del riordino della rete ospedaliera disposto dal Commissario Scura. Lo smantellamento dei servizi sanitari territoriali nell’ intera Regione produce il riversarsi dell’utenza negli Hub con il rischio di intasare il Pronto Soccorso con richieste che, in moti casi non rivestono le caratteristiche d’urgenza e pronto soccorso”.
Il consigliere regionale Mimmo Bevacqua torna sulle dichiarazioni del Dirigente Generale dell’Azienda Ospedaliera, Achille Gentile e rilancia sulla necessità di “ una programmazione seria che proceda alla riorganizzazione della rete ospedaliera e il potenziamento dei servizi territoriali. E’ indispensabile nel contempo restituire un ruolo centrale alla medicina generale per evitare situazioni di collasso quale quelle che sta vivendo il Pronto Soccorso dell’Annunziata, chiamato a dare risposte ad un utenza che proviene dal territorio provinciale e anche da fuori provincia, con un personale medico costretto a fare lo slalom, tra le vere emergenze e le richieste di assistenza medica non d’urgenza”.
“E le condizioni di lavoro cui sono costretti a sottostare i medici del Pronto Soccorso dell’Annunziata – ha dichiarato Bevacqua – sono ulteriormente aggravate dalla pressione mediatica di chi, a ogni piè sospinto, invoca la malasanità e la colpa professionale. In realtà, in queste condizioni il lavoro che sta svolgendo il personale medico e paramedico è innegabile perché stanno dando, in condizioni di lavoro aggravate dal sovraffollamento, risposte ad un bacino d’utenza che ha varcato i confini provinciali”.
“La nuova dirigenza aziendale guidata dal direttore generale Achille Gentile – ha aggiunto il consigliere regionale – sta compiendo consistenti passi in avanti nella direzione dell’ ottimizzazione delle risorse, nell’implementazione delle stesse e del riordino dei servizi ospedalieri. A noi il compito di porre con forza, nell’ambito di una nuova e coerente visione della sanità calabrese, la questione dell’assistenza territoriale che, nei diversi modi in cui si esplica, è la chiave di volta per evitare il sovraccarico della rete ospedaliera e garantire servizi di prossimità in grado di rispondere con immediatezza alla domanda di salute dei cittadini”