CORIGLIANO-ROSSANO (Cs), mercoledì 24 agosto 2022 – La vicenda drammatica della casa-discarica di via Cerasaro, nel cuore del centro storico di Rossano, a pochi passi dal Palazzo Municipale e dalle piazze principali di quella Città d’arte, rappresenta una delle pagine più buie per la giovane terza Città della Calabria. È un vero e proprio pugno nello stomaco ed uno schiaffo all’intelligenza, ai valori della cittadinanza ed all’etica della solidarietà. È una vergogna che non può lasciare indifferenti nessuno e che richiama alle proprie responsabilità tutti, soprattutto quanti dovrebbero monitorare ed intervenire su situazioni di disagio sociale e di emergenze igienico-sanitarie così gravi, tanto più se sistematicamente denunciate e conosciute da tutte le istituzioni coinvolte da tre anni, senza alcun intervento di nessun tipo.
Ma servono anche – scandisce – chiari passi indietro da parte di chi ha eventualmente sbagliato non intervenendo quando andava fatto; passi indietro inequivocabili – va avanti – da parte di chi, nell’ambito dei propri ruoli, avrebbe dovuto occuparsene ed invece non l’ha fatto, a qualsiasi livello. L’auspicio – conclude Bruno – è che chi di competenza metta in atto, nel più breve tempo possibile ogni azione utile per restituire una vita dignitosa alla persona, fino ad oggi relegata nell’anonimato e nell’indigenza e, allo stesso tempo, consenta ad un intero quartiere, rimasto da tre anni ipotecato da una evidente ed insostenibile emergenza igienico-sanitaria purtroppo sottovalutata dall’istituzione pubblica, di vivere nella sicurezza ed in normali condizioni di salute che sono alla base del diritto di cittadinanza e della dignità di ogni persona. – (Fonte: Movimento per la vita – Corigliano-Rossano – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying).