Alessandria Del Carretto. Sfilano BIELLЁ E BRUTTЁ le maschere tradizionali del Carnevale alessandrino

Alessandria Del Carretto Dopo due lunghi anni di pandemia, il 21 agosto del 2022, come per incanto, sono tornate a vivere e ad animare il caratteristico borgo del Pollino BIELLЁ E BRUTTЁ, le due maschere tradizionali del Carnevale alessandrino che per oltre due anni hanno riposato in fondo a un baule.

E questo grazie alla tenacia e all’abnegazione dell’Associazione Culturale I POŁЁCЁNELLЁ che ha inteso ringraziare chi ha collaborato e si è adoperato per la riuscita dell’evento attraverso la seguente nota-stampa: “Grazie! Può sembrare semplice e banale dire grazie, ma è ciò che noi dell’Associazione Culturale “i Połёcёnellё” realmente sentiamo. Nel febbraio 2020, poco prima che scoppiasse la pandemia, siamo riusciti a portar fuori le nostre maschere e a mettere in scena il tipico Carnevale, nel quale l’apollineo e il dionisiaco, il bene e il male, si incontrano e si scontrano, con la vittoria sempre del bello sul brutto. Da allora, il buio: nella vita reale purtroppo non sempre vince il buono, il giusto, il bello. Le nostre maschere erano state riposte a riposare nei vecchi bauli dei nonni, non potendo più godere delle danze, della gioia e della socialità della popolazione in cui esse sono radicate. Finalmente però il 21 agosto del corrente anno le nostre maschere come per incanto si sono rianimate e con i loro tre colpi di piede (passo tipico del pulcinella) sono tornati a far rivivere le emozioni che sempre trasmettono, sia in chi si traveste che in chi le ammira, rimanendone spesso ammaliato. Sicuramente, questa volta, erano circondati da una cornice diversa: non nel periodo carnevalesco, non il solito rito, non la contrapposizione con il brutto e con le figure allegoriche dell’Ursё e di Coremmё, ma sempre con lo spirito di portare allegria e colore tra le vie del paese. Molti si saranno chiesti: perché proprio ad agosto? Abbiamo deciso di tenere questa piccola manifestazione in onore della maschera perché tanti Alessandrini emigrati, purtroppo, non riescono ad essere presenti e ad ammirare la bellezza dei Pulcinella durante il Carnevale. Si sa, la vita di oggi scorre veloce e spesso gli impegni lavorativi e la distanza dal paese ci impediscono di onorare le proprie festività. Per questo motivo tanti compaesani ci hanno ringraziato per questa opportunità, ma siamo noi che vogliamo dire “grazie” a tutti voi. Grazie a chi si è messo a disposizione per la realizzazione dell’evento, donando tempo e lavoro in maniera totalmente gratuita e volontaria. Grazie a chi ha prestato i propri antichi cimeli per la vestizione delle maschere. Grazie a chi, nonostante la numerosa affluenza di persone nel borgo, ha lasciato la propria attività lavorativa per dare un aiuto repentino senza remunerazione. Grazie a tutti i ragazzi che hanno aiutato nel pre, nel durante e nel post evento. Tutto quello che si vede e si vive in una sera è frutto di un lungo lavoro. Grazie a tutti coloro i quali hanno contribuito, anche economicamente, a sostenerci ed incoraggiarci. Grazie a chi ci ha concesso la piazza, se non l’intero paese, e l’ha messa nelle mani di noi giovani soci. Grazie ai suonatori, anche a quelli che hanno allietato con le loro note le vie del paese. La musica è la linfa vitale di questi eventi, della gioia e della spensieratezza. Grazie a tutta la popolazione che ha partecipato attivamente, perché vuole vedere Alessandria vivere. Grazie, infine, anche a chi ci ha mosso delle critiche: cercheremo di farne tesoro, di imparare da esse e di crescere. Siamo un gruppo aperto e chi volesse darci anche soltanto un piccolo consiglio. Sappiate che noi siamo pronti ad accoglierlo. Quello che invece sentiamo di dire a noi stessi è: “Ad maiora!”.

Pino La Rocca

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