Dopo lunghi anni di latitanza torna la festa dell’unità, ripristinata e voluta dall’attuale segreteria cittadina presieduta da Franco Madeo. L’esordio nella centralissima Piazza B.Le Fosse, alla presenza di amministratori locali, candidati alla Camera e al Senato, dirigenti di partito.
È stata anche la prima Festa dell’Unità post-fusione e per la prima volta le classi dirigenti delle ex città di Corigliano e di Rossano si sono ritrovate insieme nell’ambito di una manifestazione quasi dimenticata. L’evento, tuttavia, è caduto in un momento di alto fermento non solo per il fatto che si sia in campagna elettorale, ma anche per la situazione esplosiva interna al partito a causa dell’eccessivo appiattimento dei Dem (in consiglio comunale all’opposizione) all’attuale amministrazione comunale a guida Stasi. Dopo le esternazioni dell’uscente capogruppo Aldo Zagarese che sostanzialmente ipotizza finanche un accordo politico-elettorale in vista delle amministrative del 2024, il clima rimane teso. E per le questioni politiche nelle ultime ore sollevate, il tutto è rimandato a dopo le elezioni del 25 settembre. «Il partito ritorna tra la gente», sottolinea Madeo, soddisfatto per l’aspetto organizzativo e per la risposta degli iscritti alla manifestazione. Sull’allineamento del Pd al Governo Stasi, Madeo chiarisce: «Flavio Stasi è un sindaco che si è dichiarato di centrosinistra, il Pd è uno dei principali partiti del centrosinistra e in quanto tale non può non avviare un dialogo con una figura che amministra una città importante di 80mila abitanti. Con Stasi abbiamo un confronto aperto nell’esclusivo interesse della città». Madeo glissa sull’ipotesi di un eventuale ingresso in giunta del Pd (che sia frutto di un accordo formale tra le parti) e rimanda alle decisioni del direttivo la linea politica del partito. Il neo segretario non si sottrae alla domanda secondo cui la sua elezione a segretario pare sia stata il frutto di un accordo con la corrente Stasi: «Il giorno prima del ballottaggio ho presentato un documento in cui mettevo in evidenza la mia linea politica. Il giorno prima, non il giorno dopo!»