Riesplode l’emergenza igienico-sanitaria a Corigliano-Rossano e nel comprensorio della Sibaritide. Cassonetti stracolmi, rifiuti lasciati per strada, e cittadini che ricorrono al “fai da te” dando fuoco alla monnezza con il grave danno ambientale della diffusione della diossina. Il problema è il solito: la difficoltà di smaltire gli scarti per mancanza di impianti finali e il mancato versamento delle spettanze dai comuni all’Ato (ambito territoriale ottimale) che, a sua volta, non può corrispondere il dovuto alla società che ha in gestione l’impianto di Bucita. La situazione, gradualmente, sta raggiungendo livelli di guardia.
Il sindaco di Corigliano Rossano nella qualità di presidente dell’Aro 2 – Sibaritide Flavio Stasi ha inviato una nuova missiva al Dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria e al Commissario Straordinario dell’Autorità Regionale Rifiuti e Risorse Idriche chiedendo «interventi urgenti» e l’attivazione di un tavolo tra le ATO e il Presidente della Regione, al fine di scongiurare il rischio di non ricadere nell’ennesima emergenza igienico-sanitaria.