Sono iniziati, all’ospedale di Cariati, i lavori per l’installazione della tac. Si tratta di uno degli strumenti diagnostici attesi nel presidio “Vittorio Cosentino” che dovrebbero consentire, pian piano, la ripresa delle attività nella struttura chiusa 12 anni fa dall’allora presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Da qualche giorno è arrivato da queste parti anche l’ecografo per l’ambulatorio di Cardiologia, mentre si aspettano ancora l’ecografo per Radiologia e il mammografo. E, soprattutto, il tanto sospirato reinserimento nella rete ospedaliera per acuti che dovrebbe essere sancito, per come assicurato da tempo e più volte dal governatore e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, dal Piano operativo regionale di prossima pubblicazione.
La notizia viene diffusa dai Comitati Uniti per il Vittorio Cosentino, che non hanno mai smesso di lottare per riconquistare il perduto diritto alla salute dei cittadini del Basso Ionio. «Ci emoziona – dichiarano gli attivisti – vedere ogni giorno che, già grazie alla presenza preziosa del dottor Ferraro, e cioè da quando è rientrato in servizio, vi sono tante anziane e anziani, uomini e donne, ragazze e ragazzi, bambine e bambini che possono usufruire del servizio pubblico ambulatoriale di Radiologia». Il cammino di Cariati e del Vittorio Cosentino, dunque, prosegue. In questo mese dovrebbe essere reso pubblico il Piano operativo che decreterà – per come ci si aspetta – la fine della lunga battaglia per la riapertura dell’ospedale. Nel frattempo i Comitati Uniti mantengono alta l’attenzione, pronti a seppellire l’ascia di guerra solo quando la vittoria sarà messa nero su bianco. L’ultimo miglio richiede un ultimo sforzo, polso fermo e nessun tentennamento: «Chiediamo che vengano rispettate le scadenze. Stiamo chiedendo salute e dignità, e lo stiamo facendo con coraggio e a testa alta». ( fonte cosenzachannel.it – Mariassunta Veneziano)