Si inasprisce il confronto tra i rappresentanti della Rsu (la rappresentanza sindacale unitaria) e i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. A confermare l’esistenza di uno scontro in atto tra le parti è una lettera che il coordinatore della Rsu, Mario Fusaro, il suo vice, Giovanni Malagrinò e il presidente dell’organismo sindacale, Italo Le Pera, hanno indirizzato al Direttore generale dell’Asp/Cs, al presidente Oliverio e ai componenti il collegio sindacale dell’azienda, attraverso la quale chiedono la revoca della deliberazione n. 1246 del 27 luglio scorso. Ma perché la Rsu chiede la revoca di questo atto della gestione dell’Asp ? “La deliberazione così recita: “sarebbero state erogate somme in eccesso rispetto al limite legittimo di spesa relativo all’art. 7 del Ccnl 2008-2009, in relazione a interventi che l’Azienda qualificava quali indispensabili a garantire in particolare i livelli essenziali di assistenza nell’area dell’emergenza/urgenza”, questa Rsu – si legge nella lettera – ritiene privo di ogni fondamento tale affermazione. I Lea si garantiscono solo con i fondi del personale del Comparto? Tanto per essere chiari fino in fondo, “l’eccesso” delle somme erogate sarebbe scaturito da una maggiore spesa per lavoro straordinario e per le pd(pronte disponibilità), più volte in varie riunioni è stato fatto presente a questa Direzione Generale e a quelle precedenti, che gli istituti contrattuali dello straordinario e delle pd venivano utilizzati in modo abnorme dai dirigenti, non veniva rispettata la norma contrattuale che prevede per il lavoro straordinario una quota annua pro capite di 180 ore, elevabile al 3% del personale a 250 ore.