Toglietele tutto (alla politica), ma non i collaboratori. Pochi giorni fa, in Consiglio regionale, è stata depositata la “salva-portaborse”, una proposta di legge che mira a tenere in vita le strutture nelle quali operano gli assistenti del presidente e degli assessori della Regione Calabria.
Una norma che i tecnici della Cittadella hanno elaborato per tentare di superare le irregolarità già riscontrate dalla magistratura ordinaria. Una sentenza del Tribunale di Catanzaro del 2017, poi confermata in appello nel 2020, nei mesi scorsi ha spinto la Regione Calabria ad azzerare le cosiddette strutture tecniche di supporto ai vari dipartimenti della Cittadella. Questo perché, secondo i giudici, le indennità percepite dai componenti degli staff della Regione erano illegittimi, in quanto non previste dalla contrattazione collettiva nazionale. (fonte cosenzachannel – Pietro Bellantoni)