Sotto torchio per tutta la notte nella caserma dei carabinieri di Corigliano-Rossano il presunto autore della sparatoria di ieri, il 47enne Natalino Pirro che ha mantenuto un atteggiamento di disorientamento. Sui contenuti dell’interrogatorio è fitto il riserbo, anche se gli investigatori seguono la pista di conflitti privati generati nel tempo. Quindi si esclude qualsivoglia pista che possa correlarsi alla criminalità organizzata. Ieri, sembrava una serata tranquilla all’interno del circolo ricreativo nei pressi del Castello Ducale, quando d’un tratto quel clima sereno si spezza e si trasforma in un inferno.
Il 47enne arriva inaspettatamente, imbraccia un fucile a canne mozze, gli astanti percependo le intenzioni tentano di scappare all’impazzata, ognuno cercando riparo. Poi parte la scarica di colpi, ben 15, da una prima ricostruzione. Alcuni raggiungono i corpi dei due coriglianesi, poi finiti in ospedale. Non sono in pericolo di vita. E si pensa che siano loro i destinatari di un conflitto che pare si trascini da tempo. L’arma è stata recuperata e posta sotto sequestro. I carabinieri, nel giro di poche ore sono riusciti a risalire a Pirro che si era dileguato per le vie cittadine, barricandosi in una abitazione. Poi la resa.