L’INTERVENTO. Corigliano Rossano: Il Palazzetto di Insiti e le verità del passato

 E’ stata ripristinata la legalita’ e restituito un bene alla collettivita’: e’ la conclusione di un’annosa vicenda che ha riguardato il palazzetto di Insiti, di cui non posso che esprimere il mio positivo apprezzamento ma anche di non poter non esimermi, per senso di responsabilita’ e rispetto nei confronti della nostra Comunita’, di riassumere con chiarezza i termini della vicenda. Il Comune di Rossano insieme al Comune di Corigliano hanno costituito nel 1972 ,con delibera di consiglio comunale, il consorzio per la costruzione di un palazzetto dello sport ricadente in località Insiti nel Comune di Corigliano. Durante la mia consiliatura dal 2011 al 2015 l’unico atto che ho espletato in merito alla vicenda è lo scioglimento del consorzio tra i due comuni Rossano e Corigliano, con atto deliberato in consiglio comunale, al fine della riduzione dei costi delle p.a., secondo l’art.2 della legge n 191 del 2009 che prevedeva la soppressione dei consorzi , affidando la vigilanza sugli adempimenti ai prefetti che, in data 4/11/2013, sollecitavano i due comuni all’adempimento. Un ”atto dovuto” lo scioglimento del consorzio anche su sollecitazione della corte dei conti perché il complesso sportivo non era più in esercizio da diversi anni. Da quel momento la superficie di terreno e lo stesso palazzetto ”ricadono” nella competenza del comune di Corigliano , esentando il Comune di Rossano da eventuali responsabilita’.

Nel riquadro Giuseppe Antoniotti

Sono stato, inoltre, informato di una ordinanza di sgombero emessa dal commissario dott.ssa Scialla agli occupanti del palazzetto e dei terreni limitrofi, ordinanza rimasta inevasa oggetto poi di contenzioso al tar Calabria e al Consiglio di Stato. Cosi’ come mi risulta che il comune di Corigliano avrebbe dovuto esibire, nelle vicende giudiziarie, gli atti di provenienza e di proprietà dei terreni, richiesta rimasta inevasa da parte dell’ente. Ho sempre sostenuto che l’ ex comune di Corigliano negli anni passati ha avuto purtroppo tante vicissitudini e diversi avvicendamenti tra commissari prefettizi e sindaci, quindi involontariamente qualcosa poteva essere sfuggita all’organo politico.Invece, ritengo che l’organo burocratico del comune di Corigliano, gli uffici preposti,i responsabili del patrimonio non possono essere esenti da responsabilità. I sindaci si avvicendano e non possono entrare in merito alle vicende burocratiche e magari farsi carico di esibire gli atti durante un contenzioso, mentre rimangono i responsabili dei vari uffici, i responsabili dell’ufficio legale, insomma i burocrati dell’ex comune di Corigliano che in merito alla vicenda non possono essere esenti da eventuali errori commessi.

GIUSEPPE ANTONIOTTI (già Sindaco città di Rossano )

Una risposta

  1. Non era da sciogliere un quel momento perché c’era una occupazione in corso ed in ogni caso si poteva modificare la forma per esempio in spa xché la piscina e la pestra dovevano tornare a funzionare. In ogni caso è stato fatto in enorme danno erariale al Comune di Rossano perché ha ceduto il complesso a titolo gratuito

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