Prende corpo l’anima scissionista della città unica di Corigliano-Rossano. C’è a chi non piace la fusione, ci sono i nostalgici, chi non è contento dell’andamento delle cose e si aspettava di più, chi è sempre stato contrario sin dall’origine del concepimento dell’idea. Alcune frange guardano al passato ed hanno avviato una serie di iniziative protese ad avviare l’istruttoria per un referendum che abolisca il termine “estinto” e dia vita al ritorno degli ex comuni di Corigliano e di Rossano.
Va da sé, che questo tema, sarà argomento da campagna elettorale per la primavera del 2024 quando si tornerà alle urne per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Si è costituito da tempo il comitato per il “ritorno all’autonomia” di Corigliano autonoma e Rossano autonoma composta da coriglianesi e rossanesi. Tra i promotori Mario Gallina, architetto, figura di sinistra, già amministratore nell’ex comune di Corigliano. «Siamo ormai giunti alla stretta finale per il completamento dell’iter burocratico della legge di iniziativa popolare propedeutica al referendum che a tutti noi sta a cuore, per tornare ad essere ciascuno (Corigliano/Rossano) responsabili del proprio territorio e delle proprie scelte», ha affermato dalla sua pagina social. Il referente Gallina ha fissato un’assemblea generale per sabato prossimo alle 18.30 a Corigliano per sensibilizzare sul tema della scissione.