Al via una raccolta di firme che vieta la produzione e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia. Si va dalla carne prodotta in laboratorio al latte senza mucche o al pesce senza mare. L’Europa rischia di essere travolta dalle multinazionali. E in Danimarca sta per sorgere una mega industria per la produzione di cibo sintetico, una sorta di caseificio ma senza mucche.
Il mondo produttivo trema, teme l’assedio degli alimenti artificiali e lo sbarco dagli Stati Uniti all’Europa, un’invasione che rischia di paralizzare i mercati, già gravati dalla crisi pandemica e dagli incrementi causati dalla guerra in Ucraina.
Da qui la forte preoccupazione espressa dal presidente della Coldiretti Rossano Antonino Fonsi che in linea con le direttive nazionali dell’associazione di categoria, ha organizzato la raccolta di firme anche a Corigliano Rossano. Tra i presenti anche il Senatore Ernesto Rapani, il quale ha ribadito la ferma volontà anche del Governo Meloni e del ministero di competenza della più assoluta contrarietà all’ingresso di cibi sintetici in Italia e si dice pronto ad elevare barricate.