Anche se mancano circa tre mesi al Carnevale di Castrovillari che quest’anno festeggia la 65 edizione, la macchina organizzativa è al lavoro per la grande kermesse carnascialesca, la più importante della Calabria citeriore che ha sofferto come tutte le manifestazioni, la pandemia anche se lo scorso anno, timidamente e lasciando spazio ai più piccoli, la manifestazione ha avuto la sua continuità. Certo in un modo a cui il popolo del carnevale non era abituato, perché il carnevale si sa è momento di spensieratezza, allegria, goliardia, momento di festa.
E allora quest’anno c’è voglia di ritornare a divertirsi lasciandosi alle spalle questo terribile momento storico che ci ha sconvolti.
Il Cda della Pro Loco, il presidente Eugenio Iannelli ed il direttore artistico, Gerardo Bonifati, hanno incontrato i gruppi e le scuole che ogni anno colorano, con le loro maschere, il carnevale di Castrovillari che affonda le sue radici alla prima metà del ‘600 allorquando venne diffusa la storia di “Organtino” – farsa dialettale di Cesare Quintana – proprio in occasione dei riti carnascialeschi. L’evento, alle falde del Pollino, nasce nel 1959 grazie all’intuizione del professore Vittorio Vigiano che diede vita alla prima edizione.
Da allora siamo arrivati alla 65 edizione, senza interruzioni, tanto da essere riconosciuto a pieno titolo dal MIBACT tra i carnevali di grandissimo prestigio come Viareggio, Venezia, Putignano, Sciacca, Cento etc. e dal Touring Club tra i dieci carnevali più belli d’Italia, riscontrando grande successo anche oltre i confini nazionali.
E allora quest’anno si vuole ritornare a viverlo, con le case dei cittadini e le scuole, che diventano veri e propri laboratori artigianali, dove le stoffe e gli altri materiali prendono forma e consistenza per dare vita a quel serpentone colorato che coinvolge e trascina lo spettatore che diventa attore principale della manifestazione.
Il Carnevale di Castrovillari è l’evento che determina, inoltre, un corposo e virtuoso indotto economico che sostiene una rilevante crescita del tessuto produttivo dell’intero territorio per le attività commerciali che registrano il tutto esaurito con locali, che deliziano i palati dei turisti con specialità tipiche della tradizione carnascialesca.
Tradizione vissuta appieno durante le “serenate tradizionali” ovvero la “Sirinata d’a Savuzizza”, uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del Carnevale di Castrovillari, che si tiene il giovedì grasso e riprende l’antico rituale carnascialesco castrovillarese delle “Mascherate”.
Ma il Carnevale di Castrovillari è anche cultura con il “Focus” di approfondimento dapprima incentrato su nazioni estere e oggi su regioni italiane.
“Una Festa nella Festa che rilancia espressività e fantasia della gente del Pollino, un’eredità che si arricchisce ininterrottamente di raffigurazioni proprie che prendono vita grazie ad una libera partecipazione che qui è storia e cultura oltre che sensibilità e trasporto per l’esistente e le proprie radici. Un patrimonio trasmesso dall’amore per la propria Terra”. Così il presidente, Eugenio Iannelli ed il direttore artistico, Gerardo Bonifati che invitano tutti a partecipare a questa edizione che sarà sicuramente scoppiettante di colori ed allegria.
COMUNICATO STAMPA