LONGOBUCCO. Ha “scommesso” il Parroco Don Emanuele Tagliaferro affidandosi a Dio e alla Sua Comunità parrocchiale per far assaporare la bellezza del Santo Natale, rivivendo i momenti più belli della fede cristiana, “la Nascita del nostro Salvatore”, attraverso la rappresentazione del presepe vivente, un pittoresco TRITTICO SCENICO, un itinerario a tappe che ha coinvolto tutte e tre le frazioni: il 28 dicembre a Destro “Dal Censimento alla Nascita”, il 30 dicembre a Ortiano “L’annuncio dei pastori”, il 6 gennaio a Manco “L’arrivo dei Re Magi”.
Pennellate di colore, di sapori, di antiche tradizioni, una cornice naturale mozzafiato, rappresentata dalle vie immerse nella campagna, fra case disabitate e diroccate, ma riscaldate dal cuore della gente che ha ridato vita col calore umano ad una storia antica, colma di quella quotidianità caratterizzata dai segni autentici di una civiltà e di una cultura agro-pastorale che un tempo scandiva i giorni nella sua ”storia senza potere”.
E’ stato un modo per riportare a nuova vita il tranquillo quotidiano di paesini ormai spopolati, in cui, mentre il pane cuoce nei forni a legna, il fabbro anima le scintille del ferro battuto, nelle antiche botteghe e nei mercatini tornano a far bella mostra di sé ricotte fresche, formaggi e provole viene alla luce la speranza.
È un’intera comunità che si è trasformata nell’abbigliamento e nelle attività, che in questo angolo montano, ha ritrovato nella sua stessa “storia” e nel suo stesso vissuto le trame della più bella “storia” del mondo, quella della venuta dell’uomo. Il Presepe è diventato una “questione di famiglia”, interi nuclei familiari si sono coinvolti nell’inscenare gli antichi mestieri, ogni capanna ha accolto una famiglia e la famiglia è stata la vera protagonista di queste manifestazioni.
Strabiliante la presenza di visitatori che hanno colto l’invito a partecipare, percorrendo strade e viuzze con lo spirito di chi vuol vivere con tutto il cuore, la mente e le forze la gioia del Santo Natale, increduli nel vedere come delle piccole comunità con la forza della comunione sono state in grado di realizzare qualcosa di così avvincente e magico.
Si ringrazia l’amministrazione comunale, nella persona del Signor Sindaco il dottor Giovanni Pirillo, della polizia municipale e delle forze dell’ordine la cui presenza è stata di grande supporto per l’ottima riuscita degli eventi.
Come ha detto Don Emanuele questa bellissima esperienza di vita sarà il punto di ripartenza per la speranza di queste tre piccole comunità, “per essere un’unica grande famiglia, facendo scorrere il sangue della benedizione, dell’amore, della pace… consegniamo alle generazioni future (bambini, ragazzi, giovani), che stare vicino il Signore, vicino la Chiesa è bello…”.
Comunicato stampa