Politica in fermento a Corigliano Rossano. Domani approda in Consiglio dopo una lunga attività di interlocuzioni, incontri, commissioni e audizioni, la carta costituzionale comunale. Che è la prima dopo la fusione sancita nel 2018 dei due ex comuni di Corigliano e di Rossano. Il terreno di scontro tra maggioranza e minoranza rimane prevalentemente l’istituzione dei municipi sia sui criteri di elezione sia sull’organizzazione. Per licenziare lo Statuto occorre la maggioranza qualificata (2/3 – 17 consiglieri su 25). La coalizione di governo può contare su 13 consiglieri comunali. Considerata la diversità di posizioni non solo sulla questione del decentramento amministrativo ma anche su altri punti, appare arduo pensare che il punto possa superare la soglia nel corso della prima seduta (né alla seconda – la maggioranza assoluta è richiesta alla terza seduta).