Non c’è tempo: la partita del nuovo tracciato Sibari-Corigliano-Rossano della statale 106 jonica deve confluire in Consiglio comunale entro e non oltre il 28 febbraio 2023. «Su 41 comuni e 2 province manca solo il deliberato del consiglio comunale di Corigliano-Rossano. Anas sta aspettando solo la decisione del comune jonico». È questo l’appello lanciato dal senatore Ernesto Rapani nel corso di un’apposita conferenza stampa tenuta poche ore fa presso la segreteria politica di Rossano. «Il rischio è che se non dovessero deliberare la deroga al dibattito pubblico l’Anas sarà costretta a procedere con l’istruttoria e potrebbe escludere il progetto della jonica». Nella legge finanziaria sono previsti tre miliardi di euro per il tracciato Sibari-Crotone uno dei quali verrà assorbito dal tracciato Sibari-Rossano. Intanto per questa sera alle 18 il presidente del Consiglio comunale Marinella Grillo ha convocato la conferenza dei capigruppo al fine di fissare la convocazione del consiglio comunale sulla vicenda dello Statuto ma anche per valutare l’opportunità di inserire in agenda anche la questione della statale 106 jonica.
La posizione del sindaco Stasi
Il sindaco Flavio Stasi sulle accuse rivolte all’amministrazione comunale riguardo ai ritardi accumulati nel tempo chiarisce le ragioni attribuendole alla mancata condivisione della proposta progettuale di Anas.«Un percorso quasi tutto in rilevato (tipo diga), compresi gli attraversamenti dei due scali, con un consumo di territorio abnorme ed un tratto a poche decine di metri dal mare. Abbiamo sempre ritenuto che tali criticità meritassero soluzioni serie, ma in questa battaglia sacrosanta l’Amministrazione è stata lasciata per lungo tempo da sola dalla deputazione regionale e nazionale». Ma alcuni risultati, afferma l’amministratore, sono stati raggiunti:«Gli attraversamenti degli scali non più in rilevato, ma con galleria o viadotto urbano sul modello dell’arch. Adriao realizzati a Lisbona; parchi pubblici, piazze e parcheggi per integrare gli attraversamenti urbani; la rimozione dal percorso di una intera trasversale che, tra i due scali, tagliava in due il territorio dalla ferrovia all’attuale percorso della Statale; uno svincolo ulteriore poco più a nord del Torrente Coriglianeto che consentirà di accedere facilmente al centro storico di Corigliano attraverso la strada del macello; Una rotonda sull’attuale 106 a Boscarello per creare un asse viario Schiavonea – SS 106 – Ponte Margherita; una rotonda sull’attuale 106 all’altezza di Fabrizio per superare l’ingresso imbarazzante su via Tirana; una rotonda sull’attuale 106 a Toscano-Ioele per eliminare la pericolosità dell’incrocio; un attraversamento litoraneo carrabile sul torrente Cino, che colleghi Pirro Malena a Toscano-Ioele; un attraversamento litoraneo carrabile che colleghi Gammicella e Seggio; un attraversamento litoraneo carrabile sul torrente Nubrica, che colleghi Zolfara a Fossa».
Il capogruppo Tavernise (M5S) invita alla coesione
«La battaglia sulla statale 106 è oggi una battaglia che coinvolge indistintamente tutti i rappresentanti istituzionali del territorio dal sindaco, ai consiglieri regionali, ai parlamentari». Per il pentastellato «siamo ai passi conclusivi, Anas ha depositato al consiglio superiore dei lavori pubblici il tracciato per le prime conferme e la cantierizzazione. Serve e continua a servire lavoro di squadra, come la deroga, da parte dei sindaci, al dibattito pubblico, perché i tracciati della 106 che più mietono vittime, risultino tra gli interventi prioritari. Le risorse oggi sono esigue e il futuro chiama tutti a nuove battaglie per le risorse mancanti».