CORIGLIANO-ROSSANO, Nella giornata odierna sono state emanate tre diverse ordinanze – la numero 33, 34 e 35 – riguardanti la demolizione di alcuni “storici” manufatti realizzati sul demanio marittimo.
I fabbricati in questione sono quelli precedentemente conosciuti come Lido delle Sirene, Lido Nettuno e Lido Europa, sui quali erano da tempo pendenti numerose procedure in diverse sedi istituzionali e che negli ultimi anni, grazie all’impulso dell’Amministrazione Comunale in grande sinergia con l’Autorità Marittima, si sono progressivamente definite.
Lo scorso 9 agosto, a seguito di un sopralluogo congiunto di Capitaneria di Porto di Corigliano e Comune di Corigliano-Rossano, alla presenza del Comandante Francesco Cillo e del Sindaco, Flavio Stasi, fu emessa una ordinanza, la numero 145, per lo sgombero e la messa in sicurezza delle tre aree oggetto degli odierni provvedimenti al fine di salvaguardare la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Nei prossimi giorni le aree saranno delimitate e segnalate con adeguata cartellonistica al fine di evitare a chiunque l’accesso, procedendo con l’eventuale sgombero di persone non autorizzate e, nel caso in cui se ne verificasse la necessità, supportare eventuali persone senza fissa dimora o comunque bisognose di assistenza.
Le ordinanze di demolizione dovranno essere eseguite dal settore Lavori Pubblici, servizio Demanio del Comune di Corigliano-Rossano mediante l’affidamento dei lavori necessari per il ripristino dei luoghi. I provvedimenti sono stati comunicati al Prefetto di Cosenza, alla Procura di Castrovillari ed a tutte le Forze dell’Ordine al fine di garantire un positivo coordinamento istituzionale.
Il sindaco, infatti, nei giorni scorsi aveva reso edotto il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, rispetto alla volontà dell’Amministrazione di definire finalmente la vicenda di questi manufatti, procedendo al ripristino dello stato dei luoghi, fornendo tutte le informazioni rispetto alle vicende in oggetto in un’apposita riunione di Coordinamento delle Forze di Polizia convocato presso la Prefettura.
«La Pubblica Amministrazione, per acquisire credibilità agli occhi della Comunità, ha bisogno di dare dei segnali chiari – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi – Queste procedure sono tra le tante che abbiamo trovato impantanate da anni in un groviglio di competenze e di percorsi amministrativi e giudiziari. Il risultato era sotto gli occhi di tutti: pezzi di spiaggia bellissimi prigionieri di questi manufatti, senza che nessuno potesse utilizzarli, spesso sfruttati come luogo di riparo ma senza il minimo canone di sicurezza. Non era una situazione sostenibile né poteva essere comprensibile per i cittadini».
«In questi anni abbiamo lavorato silenziosamente per definire per sempre queste intricate procedure, in piena e fattiva sinergia con la Capitaneria di Porto di Corigliano, – afferma il Primo Cittadino – col fine di restituire alla nostra comunità anche queste aree pubbliche ed il loro paesaggio, come già fatto per l’ex lido Arca di Noè, per Contrada Fossa, Contrada Gammicella, Contrada Zolfara. Si tratta di un segnale forte in termini di cura del nostro patrimonio pubblico, di decoro e di valorizzazione della nostra terra, ma anche in termini di lotta all’abusivismo e di presenza e chiarezza delle Istituzioni. Anche per questo desidero ringraziare l’Autorità Marittima per l’impulso decisivo in questo percorso ed il Prefetto di Cosenza per la sensibilità che sta dimostrando rispetto a questi temi»