ALTO JONIO Reiterato assenteismo durante le ore di servizio da parte di una dipendente dell’Asp di Cosenza in servizio – da quanto si vocifera – in un Poliambulatorio sito in un comune dell’Alto Jonio ricadente nella giurisdizione del Distretto Socio-Sanitario di Trebisacce. A seguito di lunghe e meticolose indagini dirette dal Procuratore della Repubblica del Tribunale di Castrovillari Dr. Alessandro D’Alessio e condotte dai militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Montegiordano il Gip, accertato l’illegittimo ed ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e la falsa attestazione della presenza per un totale di circa 125 ore di servizio di fatto mai prestate nell’arco temporale che va da settembre 2020 a maggio 2021, ha disposto il sequestro delle somme indebitamente percepite dalla donna a titolo di retribuzione per le prestazioni lavorative non effettivamente svolte.
Secondo le meticolose indagini svolte dalle Fiamme Gialle, la dipendente si sarebbe assentata più volte dal luogo di lavoro durante le ore di servizio senza alcuna valida ragione e per esigenze di carattere personale come, per esempio, recarsi presso un vicino centro commerciale, recarsi in banca o rientrare nella propria abitazione nel corso dell’orario di servizio omettendo, talvolta, di rientrare in servizio per l’intero turno pomeridiano. Oltre alla donna, secondo quanto riferisce l’Ansa, risulterebbero indagate, a piede libero, altre sei persone che, favorendo l’assenza della suddetta dipendente, sarebbero incorse nella truffa aggravata ai danni dello Stato per la fraudolenta attestazione della sua presenza in servizio. Le stesse Fiamme Gialle, durante le indagini e attraverso intere giornate di osservazione, avrebbero infatti ricostruito a carico della donna numerosi e circostanziati episodi di assenteismo. Le accuse contestate all’interessata sono: la truffa aggravata ai danni dello Stato per la fraudolenta attestazione della presenza in servizio, reato, questo, che potrebbe comportare anche il licenziamento per giusta causa per chi si rende responsabile delle condotte assenteistiche.
Pino La Rocca