CORIGLIANO ROSSANO – Dopo aver lanciato www.sanibook.it per le violazioni su un diritto fondamentale come la salute, forse è il caso che Occhiuto lanci “SOS 106”. Non sarei sicuramente né il primo né l’unico che segnalerebbe i gravi disservizi che oggi attanagliano questa importantissima infrastruttura che miete, giova ricordarlo, 1 vittima ogni 15 giorni.
Mentre in queste ore il presidente di Regione si affretta in proseliti verso il ponte sullo Stretto, richiamando tutti a fermare il dibattito, giova ricordare a chi oggi governa l’ultima regione d’Europa in tutte le statistiche, che meno di un anno fa il governo nazionale un’opera strategica per il Paese l’aveva già dichiarata: la statale 106.
E mentre sono tanti i dubbi sul Ponte dello Stretto, da quelli prettamente tecnici a quelli ambientali, non possiamo non ricordare quelli economici che richiederebbero, secondo stime accreditate e al ribasso, ben oltre 10 miliardi di euro.
Sulla statale 106, invece, ci sono solo certezze: tra queste che la strada della morte per lunghi tratti non è neanche più a due corsie ma si è ridotta ad una sola corsia tra Sibari e Rossano. Come d’altronde succede anche sull’autostrada A2 tra Cosenza e Altilia e tra Pizzo e Sant’Onofrio. Basta dibattiti vuoti. Il ponte sullo Stretto oggi è un ologramma pieno che qualcuno vorrebbe unisse due regioni vuote sul piano infrastrutturale. È la statale 106 l’opera strategica già dichiarata dal governo.
Occhiuto dunque si interfacci con Anas per la messa in sicurezza dei tratti mancanti nei giusti tempi, non 15 anni come prospettati, e torni alla ricerca delle risorse occorrenti come fatto lo scorso anno su impulso di tutto il Consiglio regionale, che gli ha conferito un mandato chiaro sulla questione. Attendo dal presidente Occhiuto azioni di coerenza verso le vere priorità dei calabresi”.