CARIATI. Si scalda il clima politico della campagna elettorale per le amministrative di Cariati. Il dibattito a tre voci si è appena aperto ma l’atmosfera appare subito chiaramente tesa. Nell’ultimo discorso del candidato a consigliere Nunzio Funaro appartenente a ‘’ Le Lampare’’ che vede Mimmo Formaro aspirante sindaco, egli ha dato una sua definizione delle liste avversarie: «C’è una lista, quella di Saverio Greco (L’alternativa c’è n.d.r.), che è quella dell’amministrazione e che per incapacità è stata già bocciata dai fatti… Cariati è distrutta da sette anni e l’amministrazione non ha fatto nulla. E dall’altra parte (Insieme n.d.r.) – e mi dispiace che ci sono amici -, ma qui stiamo decidendo il futuro di questo paese e ci ritroviamo una lista senza né capo né coda e non si capisce cos’è: maggioranza e opposizione insieme e ora si è capito perché non è caduta Filomena Greco… ora si è capito… a braccetto sono andati… questo è stato un colpo basso che politicamente non perdoneremo».
Secondo Funaro infatti, urge una completa rottura col passato: «Il popolo di Cariati negli anni è stato umiliato, inutile nasconderlo e fare finta di niente e pensare che oggi dobbiamo essere buoni, facciamo i comizi insieme facciamo questo facciamo quello… io ccu loro un fazz nent… […] Sono 20 anni che questo paese è stato distrutto ma negli ultimi 7 anni questo paese è stato veramente umiliato: immondizia dappertutto, strade bombardate, centro storico senza acqua, fogne, bollette impazzite e ora si rimettono insieme per fare cosa?»
Alda Montesanto e Maria Crescente – consigliere di minoranza del comune di Cariati, candidate nella lista ‘’Insieme’’ con Cataldo Minò sindaco – non tardano a replicare al candidato consigliere de “Le Lampare”, asserendoci prontamente: «La dichiarazione Di Nunzio Funaro, candidato consigliere delle “Lampare” nel suo intervento al comizio di presentazione della Lista, relativamente al passaggio in cui sostiene che l’amministrazione Greco non è caduta perché era già in essere un accordo tra consiglieri di minoranza e i consiglieri di maggioranza Cicciù e Forciniti, mette in risalto la superficialità politica sia dell’intervento che dell’illazione stessa, in quanto se ci fosse stato una comunione d’intendi o “accordo” sarebbe stato strategicamente e politicamente plausibile mettere fine e far cadere l’amministrazione comunale, piuttosto che portarla a fine mandato».
«In politica – proseguono – attraverso il confronto ed il dialogo, sempre ragionando nell’ottica del bene comune, dove prima potevano esserci distanze, si possono verificare convergenze su un progetto ad ampio raggio, che abbia come unico obiettivo la rinascita della nostra cittadina e ricucitura del tessuto sociale martoriato».
Montesanto e Crescente poi, rimandano al mittente le accuse rivolte al loro gruppo con sentenza lapidaria: «Dimentica forse l’amico Nunzio, che anche nella loro lista “Lampare” è presente una candidatura che nella precedente competizione amministrativa del 2018, è stata candidata nella lista de l’ “Alternativa”».
E non solo, esse chiosano con un importante interrogativo circa l’incoerenza politica: «Piuttosto il candidato Funaro spieghi ai cariatesi come mai, per come dichiarato nel comizio del 29 aprile dal candidato a sindaco Saverio Greco, il 15 aprile, giorno della presentazione delle liste, per l’ammissione delle candidature per l’elezione diretta del Sindaco e del consiglio comunale, la loro lista “Lampare” sia stata sottoscritta anche da candidati e sostenitori dell’”Alternativa c’è”».
Virginia Diaco