Crollo viadotto Sila-Mare, il Sindaco di Longobucco inizia lo sciopero della fame

Giorni di forte preoccupazione a Longobucco, dopo il crollo del viadotto Sila-Mare, unica arteria di collegamento della comunità montana. Proprio in occasione di un sit-in organizzato dalla Comunità, il Sindaco di Longobucco Giovanni Pirillo ha annunciato lo sciopero della fame.

«I miei cittadini – ha dichiarato il Sindaco – sono esasperati, quindi, forse è arrivato il momento di dare un segnale preciso con questa mia scelta di iniziare lo sciopero della fame. Probabilmente non otterrò niente però lo farò e se non arriveranno risposte continuerò ad oltranza».

La paura del Sindaco, infatti, è proprio quella di non avere alcuna risposta proprio perché il ritardo su notizie certe di inizio lavori è evidente, nonostante le prese di posizione dei Consiglieri regionali e dei Parlamentari.

«Tutti oggi  hanno garantito il loro impegno però, attualmente, non è stato visto nulla e forse il segnale forte dello sciopero della fame potrebbe dare ancora più forza a questa protesta».

Con il suo gesto, il Sindaco Pirillo, chiede che la strada sia messa in sicurezza nel minore tempo possibile e che i lavori abbiano inizio nella ricostruzione del viadotto crollato.

La comunità di Longobucco in questo momento vive l’isolamento «i mezzi di approvvigionamento, infatti, con il crollo del viadotto non riescono a salire e la mia gente oltre a perdere la strada, sta anche perdendo la volontà e la voglia di continuare a vivere in questo territorio».

Per il primo cittadino di Longobucco, il transennamento della strada è un segnale terribile «ed entro domattina ci aspettiamo delle risposte concrete, voglio vedere qualcosa che si muova per dare un segnale alla mia popolazione. Non accetto più promesse di Parlamentari a Longobucco, adesso prima si fa e poi, dopo, si parla».

Eugenio Forciniti