Lavori per il rafforzamento dell’argine destro del Crati in ritardo di tre anni: si richiedono soluzioni immediate e chiarezza sulle responsabilità – Rientrato l’allarme relativo al torrente Coscile, il sindaco Flavio Stasi coglie l’occasione per sollevare la questione del Crati, sottolineando ancora una volta il ritardo dei lavori di rafforzamento dell’argine destro del Crati, che avrebbe dovuto essere completato entro il 2020, ma che non è nemmeno iniziato nel 2023. Secondo quanto riportato nella sua pagina social, otto milioni di euro sono stati stanziati dal commissario straordinario per il dissesto idrogeologico al fine di effettuare i necessari interventi di rafforzamento dell’argine. Tuttavia, nonostante i fondi disponibili, i lavori non hanno ancora preso il via, causando crescente preoccupazione nella comunità locale.
Il sindaco Stasi ha rimarcato l’urgenza di sbloccare immediatamente la situazione, poiché la sicurezza dei residenti e la protezione dalle inondazioni sono questioni cruciali. Ha anche richiesto chiarezza sulle responsabilità per il ritardo dei lavori, chiedendo che siano individuate le cause del rallentamento e che vengano prese misure appropriate per garantire il completamento dei lavori nel minor tempo possibile. La popolazione locale è sempre più preoccupata per le conseguenze che potrebbero derivare dall’inadeguato rafforzamento della sponda che si conferma a rischio. Il fiume Crati è noto per le sue esondazioni durante i periodi di forti piogge, che possono causare danni significativi alle proprietà e mettere a rischio la sicurezza delle persone. La situazione richiede un’azione immediata da parte delle autorità competenti. È fondamentale che il commissario straordinario per il dissesto idrogeologico e le altre istituzioni coinvolte nell’esecuzione dei lavori si impegnino a individuare le ragioni del ritardo e ad adottare le misure necessarie per accelerare il processo di rafforzamento dell’argine destro del Crati. Inoltre, è essenziale che venga fatta chiarezza sulle responsabilità per il ritardo dei lavori. Se vi sono inadempienze o mancanze da parte del commissario straordinario o di altre istituzioni coinvolte, è necessario che vengano assunte le adeguate misure correttive e che le responsabilità vengano assegnate in modo trasparente. Il sindaco Stasi lancia l’appello: «Si sbocchino immediatamente i lavori oppure si diano al Comune»